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NaturePath di Ornella Sari
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Resistenza al cambiamento e dimagrimento nel diabete di tipo 2


Resistenza al cambiamento e dimagrimento nel diabete di tipo 2
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Cambiare alimentazione non significa solo modificare la lista della spesa, ma ristrutturare abitudini radicate, risposte emotive e meccanismi neuroendocrini consolidati. Nei pazienti con diabete di tipo 2, questa sfida diventa ancor più complessa a causa di fattori fisiologici e comportamentali che ostacolano la perdita di peso.

Perché è così difficile dimagrire nei diabetici di tipo 2

  • Resistenza insulinica Le cellule non rispondono all’insulina e il pancreas ne produce in eccesso. L’iperinsulinemia ostacola la lipolisi e favorisce l’accumulo di grasso viscerale (DeFronzo RA, 2004).

  • Infiammazione cronica di basso grado Il tessuto adiposo viscerale rilascia citochine pro-infiammatorie (IL-6, TNF-α) che peggiorano la sensibilità insulinica (Hotamisligil GS, 2006).

  • Disbiosi intestinale Uno squilibrio della flora aumenta la permeabilità intestinale e l’infiammazione sistemica, alterando il metabolismo del glucosio (Cani PD et al., 2007).

  • Condizionamenti neurocomportamentali Il sistema limbico guida molte scelte alimentari automatiche. Circuiti dopaminergici consolidati rendono il cambiamento nutrizionale una vera resistenza neurologica ed emotiva (Volkow ND et al., 2011).

L’approccio naturopatico: strumenti integrati per sostenere il cambiamento

Il naturopata accompagna la trasformazione rispettando costituzione, ritmi biologici, emozioni e storia personale. Per il diabete di tipo 2, il percorso può includere:

  • Valutazione costituzionale Analisi iridologica e metabolica per adattare l’alimentazione a infiammazione, forza digestiva e capacità di eliminazione.

  • Fitoterapia di sostegno • Gymnema sylvestre, Berberis, Momordica charantia per la regolazione glicemica • Drenanti epatici per modulare l’infiammazione • Withania somnifera, Rhodiola rosea per gestire stress e cortisolo

  • Rieducazione del microbiota Prebiotici, probiotici selezionati e alimenti fermentati per ridurre permeabilità intestinale e infiammazione.

  • Supporto emotivo e consapevolezza alimentare Esercizi di ascolto corporeo, tecniche di respirazione e lavoro sul rapporto emozione-cibo per trasformare il gesto alimentare in un atto di cura.

Esempio clinico

Un uomo di 58 anni, con diabete di tipo 2 da 6 anni, resistente a ogni dieta, presentava:

  • Iperinsulinemia a digiuno

  • Disbiosi confermata da test fecale

  • Stress cronico e sonno disturbato

Il percorso naturopatico ha previsto:

  1. Alimentazione antinfiammatoria personalizzata

  2. Fitoterapia adattogena e depurativa

  3. Reintegro graduale del microbiota

  4. Esercizi di rilassamento e respirazione

  5. Sostegno emotivo bisettimanale

Dopo 5 mesi: glicemia media migliorata, perdita di 5,8 kg, sonno stabile e adesione spontanea al piano alimentare.

Conclusione

Il cambiamento è possibile quando è rispettoso e integrato. Dimagrire nel diabete di tipo 2 non significa “stringere la cinghia”, ma rigenerare le risorse del corpo, sostenere le emozioni e tornare a percepire il cibo come nutrimento.

Se senti che è il momento di riscrivere il tuo rapporto con l’alimentazione, posso accompagnarti in un percorso personalizzato, naturale e sicuro.


Ornella Sari
Naturopata e Counselor Bioenergetico a Milano

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