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Dieta per la salute mitocondriale
Parte seconda
Di quale tipologia di cibi necessita il corpo per mantenersi in salute?
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Le proteine (preferibilmente carni rosse grass fed, carni bianche biologiche, pesce fresco, uova biologiche, albume biologico). Il corpo ha bisogno di proteine per fornire aminoacidi per la crescita e il mantenimento delle nostre cellule e dei tessuti. Gli aminoacidi sono classificati come essenziali o non essenziali. Quelli essenziali non possono essere prodotti dall’organismo e quindi devono provenire dalla nostra alimentazione. Le proteine costituiscono i componenti strutturali delle nostre cellule e dei tessuti insieme agli enzimi, agli ormoni. Le proteine di origine animale sono di qualità superiore rispetto a quelle vegetali in quanto contengono percentuali più elevate di aminoacidi essenziali. È fondamentale scegliere proteine animali biologiche e senza uso di antibiotici. In merito al pesce, è sempre utile scegliere pesce di taglia piccola per evitare eccesso di mercurio presente in quantità superiori nei pesci di taglia grande come pesce spada e tonno. La cottura deve essere completa ma veloce senza bruciarle e senza uso di grassi che andranno aggiunti a crudo solo al termine.
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Grassi sani di alta qualità usati solo a crudo. Gli Omega 3 sono acidi grassi essenziali per il supporto dei mitocondri e del sistema nervoso. Il grasso migliore è senz’altro il Ghee Ayurvedico senza lattosio e caseina composto al 70% da acidi grassi a catena corta e acido butirrico che protegge la mucosa intestinale oltre ad essere un valido aiuto alla detossificazione epatica. Olio di oliva extravergine biologico, olio MTC estratto dalla noce di cocco composto principalmente da acidi grassi a catena media. Ed infine l'avocado che a differenza della maggior parte dei frutti freschi, contiene pochissimi zuccheri e molti grassi monoinsaturi, rappresentati per la maggior parte da acido oleico che, come sappiamo, protegge il sistema cardiovascolare oltre ad avere effetti antiossidanti.
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Verdure. Ad eccezione delle solanacee (patate, peperoni, pomodori e melanzane) tutte le verdure sono suggerite nella giusta quantità e cotte a vapore o scottate o crude. Alcune verdure come la carota e la zucca hanno elevato indice glicemico, quindi, vanno consumate con moderazione. Attenzione al consumo eccessivo di crucifere (cavoli, cavoletti, broccoli) in quanto contengono glucosinolati che inibiscono l’assorbimento dello iodio interferendo con il funzionamento della tiroide.
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Cereali. I cereali devono essere consumati con moderazione e possibilmente al termine del pasto al fine di evitare il picco glicemico postprandiale. Sempre meglio scegliere cereali da grani antichi a basso contenuto di glutine per la salute del microbiota intestinale, come grano Timilia, Saragolla, Senatore Cappelli, Russello, Bidì, Biancolilla, Ardito, Maiorca e Perciasacchi. Utili e meno dannosi sono anche i cereali senza glutine come riso lungo B italiano, quinoa, grano saraceno, teff, miglio, mais bianco e amaranto. Amaranto, grano saraceno, quinoa in realtà non sono veri e propri cereali ricchi di fibre e naturalmente privi di glutine. I cereali andrebbero consumati preferibilmente in chicco e ben cotti, conditi con grassi a crudo e spezie per renderli maggiormente digeribili.
Alimenti non amici dei mitocondri da consumare occasionalmente:
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La frutta pur essendo ricca di vitamine è un alimento pro-infiammatorio per la sua alta quantità di zuccheri. Un consumo eccessivo di fruttosio può portare a steatosi epatica non alcolica inducendo alterata permeabilità intestinale. La conversione del fruttosio in glucosio avviene principalmente nel fegato; ciò significa che all'aumentare del fruttosio aumenta anche il carico di lavoro epatico e soprattutto per le persone con tematiche dismetaboliche non è certo un effetto collaterale irrilevante.
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Latte e formaggi, in particolare il lattosio (composto da glucosio e galattosio) e la caseina ovvero la proteina del latte sono pro-infiammatori e sono causa della disbiosi. Se come abbiamo capito il microbiota ed i mitocondri sono in stretta relazione tra di loro è fondamentale lavorare su entrambi.
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Legumi e frutta secca, proteine vegetali ad azione pro-infiammatoria a causa degli antinutrienti in essi contenuti come:
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lectine, che interferiscono con l’assorbimento dei minerali importanti come calcio, ferro, fosforo e zinco. Causano danni alla parete dello stomaco e dell’intestino, aumentando il rischio di patologie autoimmuni.
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Fitati (acido fitico) che si trovano nei cereali integrali, specialmente nella crusca, nei semi, nei legumi e nelle noci. Impediscono l’assorbimento di minerali come ferro, zinco, rame, magnesio e calcio, ma anche delle proteine, causando gravi carenze.
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Gli inibitori della proteasi contenuti nei legumi causano malnutrizione proteica e insufficienza nell’assimilazione degli amminoacidi.
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Saponine, nei legumi, nei cereali integrali, ma anche nelle patate e pomodori acerbi sono responsabili dell’aumento della permeabilità intestinale e di infiammazioni.
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L’alimentazione va inoltre sempre calibrata sulla costituzione individuale della persona, non solo osservando l’iride e la struttura corporea ma considerando anche la struttura caratteriale dell’individuo e le sue possibili resistenze al cambiamento.
Il cibo è da sempre un punto delicato e molto intimo, è nutrimento ma anche socialità. Può essere consolatorio o punitivo o autodistruttivo, difficilmente è considerato la semplice benzina per far funzionare correttamente il corpo.
Abbiamo la possibilità di stare meglio attraverso la corretta alimentazione, la gestione dello stress e il movimento e tutti noi abbiamo le risorse psicologiche per affrontare con gioia e amore questa trasformazione verso il benessere!
Ornella Sari - Naturopata e Counselor Bioenergetico a Milano
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