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Al Palazzo Medici Riccardi Maurizio Mancianti racconta il Premio Firenze Capitale e la visione di The Italian Mind tra etica, impresa e futuro.
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Nel cuore di Firenze, dove nasce una visione
Siamo a Palazzo Medici Riccardi, luogo simbolo del Rinascimento, per la prima edizione del Premio Firenze Capitale, promosso da Italian Mind.
Per G-Channel, la giornalista Carla Cavicchini incontra Maurizio Mancianti, socio fondatore e presidente del progetto culturale The Italian Mind: A One Off
Un contesto carico di storia che diventa cornice ideale per parlare di futuro.
The Italian Mind: eccellenza come identità
«Il lusso per noi è eccellenza», spiega Mancianti.
Un concetto che va oltre la moda e abbraccia tutto ciò che rappresenta il Made in Italy: design, vino, nautica, arte, economia e scienze.
Inoltre, in soli due anni, The Italian Mind ha portato questa visione nel mondo attraverso summit internazionali, costruendo una narrazione contemporanea dell’Italia che crea valore.
Palazzo Medici Riccardi: un luogo che parla al mondo
La scelta di Palazzo Medici Riccardi non è casuale.
È il primo palazzo dei Medici, collegato idealmente a Palazzo Vecchio, sede del Parlamento ai tempi di Firenze Capitale.
Un filo storico che unisce potere, cultura e visione, rilanciando oggi un messaggio che, come ai tempi di Giorgio La Pira, parte da Firenze per arrivare nel mondo.
Etica, cultura e impresa: un ponte verso il futuro
Il Premio Firenze Capitale nasce per unire etica, cultura, imprenditoria ed economia, senza nostalgia del passato.
Tuttavia, non si tratta di revival, ma di costruire un ponte verso il futuro, capace di affrontare le grandi sfide contemporanee.
La presenza di premiati internazionali conferma la forza di questa visione.
Versilia e oltre: il “Davos del Mediterraneo”
Lo sguardo è già rivolto avanti.
Tra i progetti futuri, l’idea di portare l’iniziativa anche in Versilia, trasformandola in una sorta di Davos del Mediterraneo.
Con protagonisti come Sayed Raza, fondatore della Bank of Creators, e figure di rilievo internazionale come Daniel Langer e Rory Sutherland, il dialogo si apre verso Africa, Emirati Arabi e nuovi scenari globali.
Oltre i confini: una visione globale del Made in Italy
Il progetto The Italian Mind: A One Off supera i confini geografici.
Non solo Europa e Stati Uniti, ma anche Africa – continente del futuro – e Medio Oriente diventano tappe strategiche.
Infine, il Made in Italy viene raccontato come ecosistema di eccellenze, capace di dialogare con il mondo senza perdere la propria identità.
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