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Scopri il pranzo a Villa Casagrande a Figline: cucina toscana autentica, cantine storiche, ribollita, peposo e una villa ricca di tradizione e fascino.
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Un viaggio nella storia di Villa Casagrande
Benvenuti a Villa Casagrande, una delle dimore storiche più affascinanti di Figline Valdarno, dove tradizione, enogastronomia e architettura convivono in perfetta armonia.
Durante il nostro pranzo abbiamo potuto visitare ambienti unici, ancora vivi e autentici, come le antiche cucine quattrocentesche e le cantine storiche.
La cucina storica: un cuore che batte ancora
La cucina storica della villa non è solo un ambiente museale, ma è tuttora utilizzata.
Qui si tengono:
- corsi di cucina
- degustazioni
- piccoli eventi privati
Il grande camino del Quattrocento e il meraviglioso piano in marmo di Carrara scavato a mano raccontano secoli di vita domestica e nobiliare.
Inoltre, questa parte della villa conserva ancora soffitti policromi a riquadri, tipici della struttura originaria, completamente realizzati con materiali naturali.
Le cantine storiche e l’eredità Tozzoni Serristori
Sotto la villa si estendono le antiche cantine, dismesse nel 1906 e trasformate poi negli spazi che conosciamo oggi.
Proprio in quell’anno Umberto Tozzoni Serristori, proprietario della villa, decise di dare un nuovo impulso alla produzione vinicola.
Fece arrivare dalla Cecoslovacchia enormi botti da 9.300 litri, straordinarie per l’epoca, che segnarono l’inizio di una gestione più moderna e ambiziosa del vino.
Oggi le cantine sono in parte restaurate e in parte conservate nella loro forma originale, mantenendo viva la memoria della tradizione agricola della famiglia Serristori.
Ribollita: il piatto povero che conquista tutti
Il nostro pranzo comincia con la ribollita, uno dei simboli assoluti della cucina toscana.
Una zuppa povera, ma ricchissima di sapori, fatta con:
- soffritto di olio, rosmarino, sedano, carota e cipolla
- patate
- cavolo nero
- fagioli (anche il pregiato solfino, quando disponibile)
Questa ricetta viene apprezzata moltissimo anche dagli ospiti stranieri, affascinati dalla sua autenticità e dai profumi intensi della tradizione contadina.
Il peposo rivisitato: una notte di vino e aromi
Dopo la ribollita arriva il peposo, preparato secondo una ricetta rivisitata ma fedele allo spirito originale:
carne marinata una notte intera con aglio, rosmarino, salvia e tanto pepe, sia in grani che in polvere.
La cottura prosegue con un soffritto di cipolla rossa e poi con abbondante vino, che deve avvolgere la carne e donarle tutte le sue sfumature aromatiche.
Un piatto intenso, profondo e avvolgente. Perfetto per l’inverno toscano.
Dolce finale: crema alle pere e cantuccini
Il pranzo si conclude con un dessert delicato: una crema alle pere dal sapore morbido e raffinato, accompagnata dai classici cantuccini toscani, che portano la tradizione dolciaria locale direttamente in tavola.
Una villa che vive tra cucina, storia e musica
A Villa Casagrande tutto diventa esperienza:
il cibo, i vini, gli ambienti, persino la musica che accompagna la degustazione.
Ogni dettaglio racconta un pezzo di Toscana autentica.
Visita:
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