Giuseppe Poggi e Firenze Capitale: l’eredità che ha cambiato la città

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Scopri la visione urbanistica di Giuseppe Poggi, l’architetto di Firenze Capitale che trasformò la città con viali, infrastrutture e un nuovo rapporto col paesaggio.

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L’intervista sul convegno dedicato a Poggi e Ricasoli

Per G-Channel, la giornalista Carla Cavicchini incontra il dott. Francesco Cotana in occasione del convegno dedicato a Bettino Ricasoli, alla Lega del Chianti e alla figura straordinaria di Giuseppe Poggi, l’architetto che ha ridisegnato il volto di Firenze Capitale.

Poggi, spesso ricordato per la realizzazione dei viali e del celebre Piazzale Michelangelo, fu una personalità centrale nella trasformazione ottocentesca della città. Tuttavia, come spiega Cotana, fu anche oggetto di critiche, soprattutto per la demolizione delle mura, una decisione che modificò profondamente l’identità urbana.

Poggi: innovazione, tradizione e visione europea

Secondo Cotana, l'architetto possedeva una capacità rara:

Tradurre le esigenze della nuova capitale in un piano urbanistico avveniristico.
Integrare estetica, logistica e infrastrutture in un unico progetto coerente.
Mantenere vivo il tradizionale legame toscano tra città e paesaggio.
Accogliere stimoli europei, grazie ai suoi viaggi e ai contatti culturali dell’epoca.

Inoltre, il suo lavoro rispecchia un equilibrio complesso tra modernità e memoria storica, tra necessità pratiche e desiderio di rappresentatività.

La rivalutazione del Piano Poggi

Tuttavia, come ricorda Cotana, la critica del Novecento inizialmente ignorò Poggi. Solo negli anni ’70, lo storico Franco Borsi iniziò una rivalutazione più equa, osservando che le soluzioni urbanistiche del dopoguerra non erano affatto superiori al progetto ottocentesco.

Infine, oggi Poggi è riconosciuto come una figura che ha saputo