



Il ghee, conosciuto anche come burro chiarificato, è un alimento dalle radici antiche. La sua origine risale a migliaia di anni fa in India, dove veniva preparato non solo per motivi pratici – la chiarificazione permetteva di conservarlo a lungo senza deteriorarsi – ma anche per la sua importanza nella vita spirituale e quotidiana. Nella tradizione vedica e ayurvedica il ghee è considerato sacro, simbolo di purezza e prosperità. Era usato nei rituali religiosi, nelle lampade a olio e come base per la preparazione di rimedi erboristici.
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Secondo l’Ayurveda, il ghee è un “rasayana”, cioè una sostanza capace di rigenerare i tessuti e favorire longevità e vitalità. È considerato un “anupana”, un veicolo che permette ai principi attivi delle erbe di penetrare meglio nei tessuti e raggiungere i vari distretti del corpo. Si ritiene che nutra in profondità i sette dhatu (i tessuti fondamentali secondo la medicina ayurvedica: plasma, sangue, muscoli, grasso, ossa, midollo e seme), rafforzi il fuoco digestivo (agni) senza aumentare le tossine (ama), e abbia un effetto riequilibrante su tutti e tre i dosha, soprattutto su Vata e Pitta.
La preparazione tradizionale prevede una lenta cottura del burro a fuoco basso (intorno ai 100–120 °C) finché l’acqua evapora e le proteine del latte (caseina) e gli zuccheri (lattosio) si separano e si depositano sul fondo. Ciò che resta è un grasso puro, limpido e dorato, privo di lattosio e caseina, altamente digeribile e stabile nel tempo.
Dal punto di vista nutrizionale moderno, il ghee è composto per circa il 70% da acidi grassi a catena corta, in particolare dall’acido butirrico (butirrato), e da acidi grassi a catena media (MCT) come l’acido caprico e caprilico. Gli MCT vengono metabolizzati rapidamente dal fegato e trasformati in energia immediata, senza appesantire la digestione.
Il butirrato, invece, è una molecola preziosa per la salute: nutre le cellule del colon, favorisce l’equilibrio del microbiota, ha effetti antinfiammatori, contribuisce a regolare la risposta immunitaria e sostiene i processi di detossificazione del fegato, migliorando così la capacità dell’organismo di eliminare scorie e tossine.
Il ghee è anche una fonte naturale di vitamine liposolubili A, D, E e K, fondamentali per il sistema nervoso, la salute delle ossa, la pelle e l’equilibrio ormonale.
Per chi segue la dieta chetogenica, il ghee rappresenta un alleato ideale: fornisce quasi esclusivamente grassi sani, stimola la produzione di corpi chetonici e garantisce energia stabile senza picchi glicemici. Gli MCT vengono bruciati rapidamente come carburante, mentre il butirrato contribuisce a mantenere in equilibrio l’intestino, spesso messo sotto pressione nelle prime fasi di una dieta ricca di grassi.
Un altro aspetto interessante è la sua capacità di modulare l’assorbimento degli zuccheri. I grassi del ghee rallentano lo svuotamento gastrico e l’assimilazione dei carboidrati, riducendo i picchi glicemici. Per questo, l’abbinamento con cereali integrali o frutta permette di ottenere un rilascio più graduale di energia, favorendo sazietà e stabilità metabolica.
Un ulteriore vantaggio è la sua conservazione naturale: essendo privo di acqua, lattosio e caseina, non ha bisogno del frigorifero. Tradizionalmente viene conservato in un barattolo di vetro ben chiuso, a temperatura ambiente, in luogo fresco e al riparo dalla luce diretta. Questo gli permette di mantenere intatte le sue proprietà e il suo aroma per settimane o mesi.
Il ghee è quindi un alimento che unisce tradizione e scienza: nato come dono della cultura ayurvedica, oggi è riconosciuto anche dalla nutrizione moderna per le sue proprietà digeribili, energetiche e riequilibranti. Un vero oro liquido che continua a nutrire corpo e mente, attraversando i secoli.
Utilizzi esterni secondo l’Ayurveda
Il ghee non è solo un alimento: da secoli viene utilizzato anche come rimedio naturale per la cura del corpo. È utile come:
- idratante per la pelle secca o screpolata;
- emolliente per le labbra e le mucose;
- collirio tradizionale ayurvedico (in piccolissime dosi, in pratiche specifiche chiamate Netra Tarpana);
- impacco lenitivo per le zone irritate o arrossate;
- trattamento rinfrescante e nutriente per il contorno occhi.
Il ghee è quindi un alimento e un rimedio che unisce tradizione e scienza: nato come dono della cultura ayurvedica, oggi è riconosciuto anche dalla nutrizione moderna per le sue proprietà digeribili, energetiche, riequilibranti e cosmetiche. Un vero oro liquido che continua a nutrire corpo e mente, attraversando i secoli.
Ghee e menopausa
Il ghee può diventare un prezioso alleato durante la menopausa grazie alla sua ricchezza di acidi grassi a catena corta e di butirrato, sostanze che sostengono l’equilibrio ormonale e la salute generale. In questa fase della vita, caratterizzata da cambiamenti ormonali e metabolici, il ghee contribuisce a:
- Mantenere la salute delle ossa, favorendo l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) utili al metabolismo del calcio.
- Supportare la lubrificazione dei tessuti e contrastare la secchezza tipica di mucose e pelle.
- Stabilizzare i livelli di energia e umore, grazie al miglioramento del metabolismo glucidico e alla regolazione dei picchi glicemici.
- Ridurre l’infiammazione sistemica, attenuando dolori articolari e rigidità.
- Sostenere la salute intestinale, fondamentale in menopausa per il legame tra microbiota, equilibrio ormonale e benessere emotivo.
Ornella Sari
Naturopata esperta in dieta chetogenica
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