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Carla Cavicchini
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Bettino Ricasoli: il Barone di Ferro che trasformò il Chianti


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Intervista a Giovanni Ricasoli Firidolfi a Palazzo Medici Riccardi per scoprire la storia di Bettino Ricasoli, il Barone di Ferro e padre del Chianti moderno.

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Intervista esclusiva su Bettino Ricasoli e la sua eredità storica

Per G-Channel Torino, la giornalista Carla Cavicchini incontra a Palazzo Medici Riccardi il dott. Giovanni Ricasoli Firidolfi, discendente diretto di Bettino Ricasoli, chiamato anche il celebre Barone di Ferro. Ricasoli, infatti, conferma: «Era il mio quadrisavolo». Considerato uno statista integerrimo, un visionario e un innovatore agricolo, Ricasoli fu due volte Primo Ministro del Regno d’Italia (1861 e 1866), distinguendosi per un’etica politica altissima, quella che — come ricorda il dott. Ricasoli — molti cittadini desidererebbero ancora oggi.

Ricasoli, padre del Chianti moderno

Dopo il suo ritiro dalla politica nel 1872, Bettino Ricasoli si dedicò completamente all’azienda di famiglia, codificando la formula originale del Chianti. Questa intuizione lo rese il vero padre del Chianti moderno, stabilendo una metodologia produttiva che avrebbe influenzato l’enologia toscana per generazioni. Inoltre, fu un uomo di scienza, curioso e appassionato delle novità del suo tempo, tanto che — scherza il suo discendente — “se avesse avuto un iPhone, avrebbe creato ancor più innovazioni di quante già ne fece”.

La Lega del Chianti: dalle origini medievali ad oggi

Tuttavia, l’intervista tocca anche un altro tema fondamentale: la Lega del Chianti, un’istituzione militare nata nel XIII secolo per proteggere i territori a sud della Repubblica Fiorentina. Dotata di ampi poteri di governo, estendeva la sua influenza fino a pochi chilometri da Siena, allora obiettivo strategico di Firenze. Infine, dopo la soppressione nel Settecento da parte di Pietro Leopoldo di Lorena, la Lega è stata ricostituita nel 1970 dai produttori chiantigiani ed è oggi una associazione culturale di promozione sociale.

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