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Ansia da prestazione


Ansia da prestazione
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Definizione

L'ansia da prestazione consiste nel timore del manifestarsi di una difficoltà nei più svariati ambiti (lavorativo, scolastico, relazionale, sessuale e sportivo), da parte di un individuo che ritiene assolutamente indispensabile il successo o il raggiungimento di un obiettivo in tali situazioni.

Questo fenomeno è direttamente correlato al giudizio delle altre persone: per chi soffre di ansia da prestazione, il risultato di una prova deve essere necessariamente positivo; se questo ideale di perfezione non viene conseguito, il soggetto sperimenta un profondo malessere.

In ambito sessuale, questo fenomeno colpisce uomini e donne che attribuiscono alla prestazione una forte valenza. L'eccesso di ansia può derivare dalla preoccupazione di non essere all'altezza della situazione e dalla paura di deludere il partner; tale atteggiamento impedisce di vivere serenamente il rapporto sessuale, portando come possibile conseguenza un calo del desiderio o una difficoltà nel raggiungere l'orgasmo.

Nell'ambito delle relazioni interpersonali, l'ansia da prestazione si manifesta con la tendenza a dimostrare di essere accettati, riconosciuti e stimati. A livello scolastico o lavorativo, invece, questa manifestazione può insorgere per la voglia di dimostrare di essere bravo a un genitore durante il proprio percorso di studi o di essere affermati dal punto di professionale.

In tutti i casi, l'evento sarà vissuto da chi soffre di ansia da prestazione in termini di approvazione-crescita o disapprovazione-perdita dell'autostima.

Se non trattato adeguatamente, questo disturbo può dare origine a patologie più gravi, come ansia generalizzata, attacchi di panico, ossessioni e fobia sociale.

Ansia normale e ansia patologica da prestazione

Ciò che differenzia in generale l’ansia da prestazione da altre forme di ansia è l’importanza che viene attribuita da chi ne soffre al contesto ambientale. E, ancor di più, al concetto di prestazione.

Il risultato di una prova è esclusivamente percepito in relazione al giudizio dell’altro, che per la persona con ansia da prestazione deve essere necessariamente e completamente positivo. Un minimo allontanamento da questo ideale di perfezione viene percepito in modo eccessivamente negativo.

Fattori di rischio e prognosi

Fattori temperamentali, ambientali, genetici e fisiologici rappresentano tutti possibili fattori di rischio.

In particolare tra i fattori temperamentali l’inibizione comportamentale e la paura della valutazione negativa costituiscono spesso tratti sottostanti al disturbo d’ansia da prestazione.

Errori cognitivi

Molte idee irrazionali possono alimentare questo modello, che possono essere riassunte nella massima: “se non raggiungo la perfezione, non avrò successo e per questo sarò rifiutato dagli altri”. Questa visione così rigida coinvolge tutta la persona, perciò basta un solo errore per far precipitare l’autostima e generare, di conseguenza, un profondo malessere.

Aspettative catastrofiche

Nel vivere certe esperienze, la persona che soffre di ansia da prestazione si aspetta il fallimento, in qualche modo lo prevede. E’ ovvio che, con tale premessa, i comportamenti non possano essere vissuti in modo naturale e piacevole ma risulteranno, anche per lo stesso individuo, inadeguati e innaturali.

Focalizzazione dell’attenzione sul risultato – un circolo vizioso

L’attenzione non viene più posta sull’effetto dei propri comportamenti, ma sulle modalità dell’agire. Il “come” prevale sul “cosa”, e la “riuscita” dell’azione sul “gusto” di portarla avanti.

Le emozioni, i comportamenti e le convinzioni che ne seguono vanno automaticamente tutti nella direzione dell’insuccesso e le probabilità che esso si verifichi sono oggettivamente molto alte. Ciò conferma le convinzioni errate di partenza dell’individuo, andando a innescare un circolo vizioso difficile da interrompere. L’ansia da prestazione cresce sempre di più, le aspettative della persona aumentano, rendendola ancora più esigente e sensibile a ogni più piccolo segnale di insuccesso.

Ripercussioni sociali e lavorative

Le situazioni sociali in cui compare l’ansia da prestazione sono molteplici e possono racchiudere diversi ambiti della nostra vita: scolastico, sportivo, lavorativo, sessuale e relazionale.

L’ansia da prestazione scolastica, lavorativa e sportiva può compromettere seriamente il rendimento finale fino a danneggiare, in alcuni casi, i progetti di vita dell’individuo.

In ambito relazionale l’eccessiva tendenza a cercare di far sempre bella figura davanti agli altri, per essere accettati e riconosciuti, può nascondere il timore di non essere all’altezza delle situazioni e da questo dipende la propria autostima.Tanto più è importante il riconoscimento sociale, tanto più il non ottenerlo o il non percepirlo genera malessere, e come conseguenza, un possibile ritiro sociale finalizzato a evitare il fallimento.

Ansia da prestazione e disturbi psicologici

In tutti questi casi, se non trattata adeguatamente, l’ansia da prestazione può dare origine a patologie più gravi come ansia generalizzata, attacchi di panico, fobia sociale.

L’ansia da prestazione in ambito sessuale colpisce sia uomini che donne. Essi attribuiscono alla prestazione una forte valenza, il desiderio di essere sempre all’altezza e la paura di deludere l’altro. Questi atteggiamenti impediscono di vivere con serenità l’esperienza sessuale. Portano così come possibile conseguenza un calo del desiderio o una difficoltà nell’ottenere o mantenere l’erezione (nell’uomo) e nel raggiungere l’orgasmo (nella donna).

A causa del significato che attribuiscono al rapporto sessuale, i soggetti colpiti da uno stato d’ansia da prestazione cominciano a vivere la sessualità con crescente timore, senza naturalezza. Tanto che a lungo andare questo stato di tensione può compromettere non solo il rapporto di coppia, ma anche il modo in cui ognuno percepisce l’altro sesso.

In certi casi, l’ansia da prestazione sessuale, può sfociare in veri e propri disturbi psicologici: difficoltà nell’eccitamento, disfunzioni erettili, eiaculazione precoce, anorgasmia, dispareunia, ecc.

 

Fonti: MyPersonalTrainer & Ipsico

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I commenti degli utenti:

Corporis

La bramosia di un obiettivo e l'incertezza del risultato genera affanno ed agitazione interiore....

L'unica soluzione con un buon terapeuta è canalizzare le forze e provare ad eliminare le paure "ingiustificate"!!




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