



La teoria olografica ci consente di comprendere perché il tempo passato non vada perduto, perché persista invece di svanire ed essere dimenticato, perché le informazioni ataviche non vengano cancellate ma si registrino, come ogni informazione olografica, nel database cosmico dell’Ordine Implicito.
Trasferiamo ora queste considerazioni all’ambito che ci interessa, per comprendere come sia possibile il trasferimento dei conflitti psicogenealogici da un punto di vista biofisico. Per dirla con Jung, esiste un archivio di consapevolezza familiare (elemento costituente della più ampia consapevolezza universale) a cui ogni membro ha potenzialmente accesso, una sorta di inconscio collettivo che ingloba tutto il retaggio storico-culturale, sociale, esperienziale, emotivo e clinico. In esso sono contenuti archetipi, cioè principi creativi primordiali trascendenti che permeano e informano la coscienza collettiva familiare.
La famiglia, quindi, può essere intesa come un gigantesco ologramma. Sappiamo che gli ologrammi sono creati con la luce, a cui è dovuta la loro straordinaria capacità di analizzare e archiviare una quantità pressoché infinita di dati – perché numerosi fotoni, su differenti livelli di vibrazione, occupano gli stessi punti. Gli elementi base degli ologrammi sono i frattali, elementi fondamentali dai quali prende origine l’ordine olografico dell’universo famigliare: ogni singolo componente rappresenta l’elemento frattale dell’ologramma famiglia. Anche dopo la morte, i dati e le informazioni in essi contenuti continueranno a rappresentare gli elementi fondamentali sottesi all’intero mondo familiare manifesto.
La natura del mondo fisico famigliare vivente è permeata e informata dal campo olografico atavico. Dietro l'apparente caos e multiformità di una famiglia, come la vediamo quotidianamente, c’è invece un ordine assolutamente armonico. Questa armonia, come insegna Mandelbrot, è garantita dalle stesse relazioni geometriche che regolano l’universo in generale, dai piccoli modelli geometrici chiamati frattali; questi si ripetono con autosimilarità e invarianza di scala, conferendo ordine e armonia alla realtà familiare. Le nostre scelte, i nostri comportamenti e persino i nostri sintomi, che crediamo indipendenti o casuali, rivelano in realtà la conseguenza di modelli collettivi familiari, parte di un universo integrato e coerente.
In parole semplici, la mia famiglia, nella sua interezza – passata, presente e futura – ha un obiettivo ambizioso: l’evoluzione della famiglia stessa. Ogni membro contribuisce, in modo più o meno significativo, in un ineluttabile processo di crescita familiare. L’analisi e la comprensione del singolo elemento frattale familiare (ossia, di ogni componente) forniscono informazioni sul “tutto” di quella famiglia, poiché in ogni parte sono contenuti in piccolo tutti gli elementi che la caratterizzano. Ogni componente è sia una totalità in sé, sia un elemento costitutivo del livello superiore di complessità, cioè la famiglia, un microcosmo nel macrocosmo, come dicevano gli antichi.
Gli ostacoli che incontro nella mia vita non sono che conflitti non risolti dai miei avi, che oggi si ripropongono a me. Confrontarmi con questi conflitti atavici non risolti sarà funzionale all’evoluzione della mia specie-famiglia: se li affronto, li rielaboro, li integro e li supero, permetterò un salto quantico evolutivo familiare. Se fino alla mia generazione l’informazione atavica dal campo quantico familiare messaggiava: «Affronta quella tematica che si nasconde dietro il tuo conflitto-sintomo perché noi non siamo riusciti a risolverlo», risolvendo io quel conflitto, l’informazione trasmessa alla generazione successiva sarà: «Quella tematica è stata risolta; puoi non occupartene più».
La Chiave di Accesso al Campo Quantico Familiare
La Cromopuntura rappresenta uno strumento straordinario per accedere al campo quantico familiare e alle informazioni da esso contenute. Irradiamo, con il colore – esattamente come si fa con una pellicola olografica – punti specifici di regolazione olografica cerebrale presenti sulla cute. Il colore-luce-informazione aumenta la coerenza vibratoria cerebrale, trasforma il caos in ordine, riduce l’entropia e facilita la connessione mentale non locale con il campo familiare.
La creazione di una mente coerente grazie al colore genera un effetto diapason tra la nostra mente e quella dei nostri antenati: se i campi d’onda emessi sono in risonanza, ciò porta alla loro compenetrazione e alla formazione di schemi di interferenza d’onda che consentono la trasmissione olografica delle informazioni ataviche ai discendenti. Questa risonanza tra simili permette il passaggio di informazioni tra forme che vibrano su frequenze affini, possibile solo quando tutto risulta accordato e coerente.
Il colore mi permette di entrare in un contatto empatico più profondo con i miei antenati, di ricevere ancora i loro consigli, la loro compassione e di godere del loro amore – amore che rappresenta il cuore della connessione non locale fra gli esseri umani.
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