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Dispepsia: quando la digestione diventa difficile


Dispepsia: quando la digestione diventa difficile
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Mappa Interattiva - dove le persone incontrano le attività -

La dispepsia è un disturbo comune caratterizzato da sintomi come gonfiore, dolore o fastidio nella parte alta dell’addome, senso di pienezza precoce, nausea o rallentata digestione.

Spesso viene etichettata come “cattiva digestione”, ma in realtà può avere origini diverse:

  • Disbiosi intestinale: un’alterazione dell’equilibrio del microbiota che compromette i processi digestivi e l’assorbimento dei nutrienti.
  • SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth): una proliferazione anomala di batteri nell’intestino tenue che produce gas, gonfiore e dolore addominale.
  • Intolleranze alimentari: alcuni cibi possono diventare difficili da digerire e scatenare sintomi dispeptici. In particolare, glutinelattosio e alimenti ricchi di nichel sono tra i più frequentemente coinvolti.
    • Il lattosio, quando non digerito per carenza dell’enzima lattasi, fermenta nell’intestino causando gonfiore e dolore (Carroccio et al., Nutrients, 2021).
    • Il glutine, oltre alla celiachia, può determinare sintomi dispeptici anche nella sensibilità non celiaca, attraverso processi infiammatori e alterazioni della permeabilità intestinale.
    • Il nichel alimentare, nei soggetti sensibilizzati, può scatenare disturbi gastrointestinali simili alla dispepsia, come documentato in diversi studi clinici (Antico et al., Int J Immunopathol Pharmacol, 2014).
      Una dieta personalizzata – che preveda l’eliminazione mirata degli alimenti responsabili e la loro eventuale reintroduzione controllata – rappresenta un approccio efficace per ridurre i sintomi.
  • Fattori funzionali: comprendono l’ipersensibilità viscerale, l’alterata motilità gastrica e la disregolazione del nervo vago, fondamentale ponte tra cervello e apparato digerente. Lo stress emotivo cronico può indebolirne l’attività, riducendo la capacità digestiva e favorendo la comparsa dei sintomi.

Accanto a queste spiegazioni fisiologiche, la ricerca scientifica ha messo in luce il ruolo della componente psicosomatica: stress, ansia e tensioni emotive possono influenzare il sistema nervoso enterico, alterando la secrezione gastrica e i ritmi della motilità intestinale. Quando fatichiamo ad accettare situazioni o emozioni, tendiamo a rifiutarle, e lo stesso meccanismo si riflette sul corpo: anche i cibi ingeriti possono essere percepiti come “non accettati”, ostacolando il processo digestivo.

Dal punto di vista naturopatico, affrontare la dispepsia significa prendersi cura della persona nella sua interezza: sostenere il microbiota intestinale, valutare l’impatto degli alimenti e delle possibili intolleranze, ma anche favorire il riequilibrio psico-emotivo attraverso pratiche di gestione dello stress e di ascolto corporeo. Solo un approccio integrato consente di ritrovare leggerezza, energia e benessere duraturo.

Ogni persona è unica: se vuoi comprendere meglio l’origine dei tuoi disturbi digestivi e scoprire come alleviarli con un approccio integrato, contattami per una consulenza personalizzata

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