



La malattia è un riflesso biologico-metafisico che scaturisce dal contesto sociale, economico, culturale e antropologico in cui l'individuo vive. Essa è parte integrante della nostra storia personale e sociale, conseguenza del nostro vissuto ed è influenzata da un'informazione atavica trasmessaci. I traumi, le esperienze negative e le situazioni conflittuali che viviamo – e che abbiamo già vissuto – non sono altro che la ripetizione di esperienze analoghe affrontate dai nostri antenati. Nei cicli di esistenza dei nostri avi ritroviamo la radice dei momenti cruciali della nostra vita: situazioni irrisolte nelle generazioni precedenti si ripresentano nelle successive. Possiamo, quotidianamente, ripetere le problematiche dei nostri antenati, i loro conflitti non risolti e le loro aspirazioni frustrate, condizionando il nostro potenziale di crescita e realizzazione e creando dei vincoli che frenano il nostro sviluppo.
Nuova Fisica e Antiche Tradizioni
In Medicina Esogetica puntiamo a conciliare le antiche tradizioni curative con i nuovi ritrovati della scienza, affinché quei saperi non restino mere esperienze empiriche, ma vengano spiegati e giustificati da un punto di vista scientifico. In altre parole, scienza e conoscenza si intrecciano per spiegare perché le problematiche dei nostri antenati si trasmettono a noi. Dato che la sola presa di coscienza dell'origine di queste problematiche non basta a risolverle, sorge la domanda: può un sistema di regolazione biofisica come la cromopuntura aiutarci? Le scoperte della fisica quantistica ci offrono una risposta a queste domande.
Il modello fisico newtoniano viene gradualmente integrato e sostituito da una nuova interpretazione delle leggi fisiche, il modello quantistico. Il principio fondamentale di questa visione è riconoscere un livello di esistenza inferiore al mondo della materia, un mondo sub-atomico la cui comprensione è essenziale per spiegare come la memoria dei nostri antenati ci venga trasmessa. Il mondo dei quanti ci aiuta a capire perché la nostra famiglia sia ancora oggi presente, pronta a proteggere, consigliare e aiutare. La nuova fisica chiarisce i meccanismi che ci impediscono di far scendere l'oblio sui nostri cari, mantenendoli vivi come risorsa e permettendo di continuare a percepire il loro amore.
Cervello Olografico e Ordine Implicito
Due scienziati chiave per comprendere questi processi sono il neurochirurgo Karl Pribram e il fisico David Bohm. Pribram utilizza la teoria olografica per spiegare il funzionamento cerebrale, dimostrando che i ricordi non sono immagazzinati in punti specifici, ma sono distribuiti olograficamente in tutto il cervello. Quindi, se una parte venisse asportata, il resto ne conserverebbe comunque tutte le informazioni necessarie.
David Bohm integra questa teoria affermando che oltre alla realtà materiale, quella quotidiana che osserviamo – definita Ordine Esplicito – esiste un'altra dimensione più profonda, l'Ordine Implicito. Questa realtà, non percettibile con i sensi perché priva di elementi materiali, è il retroscena teorico dal quale scaturisce la realtà pratica, il progetto che dà forma al nostro mondo concreto. Essa non è costituita da particelle, ma da schemi d’onda che, interferendo, creano ologrammi ricchi di informazione e memoria. Secondo Bohm, l’Ordine Implicito è organizzato in una logica olografica in cui ogni singola parte contiene informazioni sull’intero ologramma. A livello sub-atomico, infatti, le particelle non agiscono isolate, ma partecipano di un unico sistema interconnesso in una dimensione non locale – dove spazio e tempo non esistono. Anche due fotoni emessi da un atomo mantengono una connessione grazie a questo campo quantistico.
Ogni cambiamento a livello subatomico determina simultaneamente mutazioni a livelli atomicomateriali e macrocosmici. Così si disvela una realtà straordinaria: un universo in cui ogni piccola parte è collegata all’altra, un gigantesco ologramma in cui il tutto è contenuto nel tutto, simile a un database cosmico che raccoglie tutte le informazioni necessarie a manifestare il mondo. In questo ologramma, spazio e tempo vengono superati, conservando la memoria olografica di ogni particella esistita, esistente ora o che esisterà in futuro.
Le Connessioni Non Locali nel Database Atemporale Universale
Dalla collaborazione tra Pribram e Bohm emergono considerazioni affascinanti: l’universo è costituito da onde interferenti che il nostro cervello decodifica per darci immagini tridimensionali della realtà. Queste onde provengono da una dimensione oltre spazio e tempo, dove è immagazzinata la memoria olografica del tutto. Questo immenso ologramma cosmico è in costante contatto con il nostro cervello, il quale, a sua volta, è un elemento frattale dell'intero sistema.
A livello subatomico-energetico, i nostri cervelli si uniscono come piccoli frammenti olografici che formano un unico ologramma universale. Quando le onde si incontrano, creano schemi di interferenza che permettono lo scambio di informazioni. Le esperienze e le informazioni individuali vengono trasferite al campo quantico, aggiornando costantemente un database universale. Più informazioni si accumulano, più il database si arricchisce, e grazie al contatto olografico dei nostri cervelli, queste informazioni vengono condivise come se stessimo costantemente aggiornando i nostri dati da un server centrale in continuo aggiornamento. Dal momento che, a questo livello, il tempo non esiste, le informazioni del passato restano registrate, presenti e accessibili.
Ogni ciclo vitale trasporta un bagaglio informativo che serve da base per il ciclo successivo, in un circolo di coinformazione esponenziale e progressiva. In questo modo, ogni ciclo diventa più evoluto, arricchito dalle esperienze accumulate nel ciclo precedente.
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