



L’Europa unita è l’unico sogno, l’unica utopia ragionevole che noi europei abbiamo coniato. Di utopie politiche atroci, paradisi divenuti inferni, ne abbiamo inventati a bizzeffe: fascismo, nazismo, quelle atroci, comunismo, l’altra. Ma di utopie politiche ragionevoli l’unica è il sogno di un’Europa unita.
L’Unione Europea è una cosa grandiosa, ci dà la pace, ci tutela in mille modi… Però a volte vediamo che fa fatica, che non funziona. Si inceppa. Non ci dà le risposte che ci servono. L’Europa si è fatta controvoglia, non c’è mai stato un vero entusiasmo, uno slancio ideale. È prevalsa la vecchia mentalità nazionalista. l’Europa si costruisce in un solo modo: cedendo sovranità, trasferendo pezzi di potere alle istituzioni comuni come recita la Costituzione: «L’Italia (…) consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni». Ma quella di cedere potere, è qualcosa che i governi non fanno mai volentieri.
Il Parlamento europeo è il grande cuore della democrazia europea. Però non ha ancora i poteri che spettano a un parlamento nelle materie più importanti – politica estera e politica economica. In quelle materie quella istituzione può solo esprimere pareri. Il potere lo detiene Il Consiglio europeo dove siedono i capi di governo di tutte le nazioni. Sono i governi, che prendono le decisioni politiche importanti, preoccupandosi solo dei loro interessi. Invece di fare gli interessi della comunità pensano solo a sé stessi, e spesso a scapito degli altri. Terribile. Dando più potere al parlamento, si darebbe più potere ai cittadini europei, a noi! E invece, per i membri del Consiglio europeo, il parere del parlamento non conta nulla.
Molti sono ancora diffidenti. Hanno paura che se l’Italia trasferisse all’Europa altro potere rischierebbe di diventare irrilevante. Ma l’idea di condividere la sovranità in certi ambiti non deve spaventarci: è una grande opportunità. Quando ci si mette insieme non è che si perde, si guadagna. Tutti sanno che è giusto farlo, eppure molti non vogliono, perché preferiscono difendere il loro piccolo potere, tenerselo stretto. Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore delle vigliaccherie.
Roberto Merico
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