



Ogni trauma, fin dall’embrione o dal momento del parto, può imprimere nel corpo un “fulcro di inerzia”: un blocco che altera le maree craniosacrali e impedisce al “respiro della vita” di fluire. Stress, shock o esperienze emotive lasciate in sospeso si manifestano come restrizioni tissutali, tensioni fasciali o ridotta mobilità ossea.
L’operatore craniosacrale individua questi fulcri e, con tocco leggero, stimola la marea lunga e la marea media finché il movimento ritmico torna regolare. In questo modo la Marea Corta ripristina la circolazione del liquido cefalorachidiano e la comunicazione tra sistema nervoso centrale e periferico.
Ripristinando il ritmo vitale, il corpo ritrova la capacità di autoripararsi. I blocchi si sciolgono, le sovrapposizioni di tensione si riducono e la persona sperimenta un senso di leggerezza profonda, fisica ed emotiva.
Salvatore Brigaglia
Osteopata - Chiropratico - Naturopata a Cagliari
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