



Mappa Interattiva - dove le persone incontrano le attività -
La pandemia da COVID-19 ha rappresentato per milioni di studenti universitari una tempesta emotiva senza precedenti, fatta di ansia, isolamento e incertezza. In questo difficile contesto, un gruppo di ricercatori ha voluto verificare se un’antica pratica, la mindfulness, potesse offrire un’ancora di stabilità in mezzo al caos. I risultati ottenuti sono davvero incoraggianti.
Una generazione sotto pressione
Gli studenti che hanno vissuto l’università tra il 2020 e il 2022 hanno sperimentato lezioni davanti a uno schermo, socialità ridotta e costante timore per la propria salute e quella dei familiari. Questa situazione ha inciso in modo significativo sul loro benessere psicologico, con un'impennata di ansia e sintomi depressivi documentata da numerosi studi.
È in questo scenario che una meta-analisi, pubblicata sul Journal of Affective Disorders (2023), ha raccolto e analizzato dati di 24 studi clinici su oltre 1.700 studenti universitari, per capire se le pratiche basate sulla mindfulness potessero davvero alleviare il peso emotivo della pandemia.
Cosa dice la scienza
Il risultato è chiaro: chi ha partecipato a programmi di meditazione mindfulness come il Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) o la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT) ha riportato benefici significativi:
-
Ansia: calo marcato dei sintomi, con un effetto medio-grande rispetto ai gruppi di controllo.
-
Depressione: miglioramenti più contenuti, ma comunque rilevanti.
-
Mindfulness percepita: aumento della capacità di restare presenti e di osservare i pensieri e le emozioni senza esserne travolti.
-
Benessere generale: maggiore resilienza e qualità della vita anche in un periodo di forte incertezza.
Si tratta quindi di un effetto concreto, che va ben oltre il semplice sentirsi un po’ più rilassati.
Perché è importante
Ci sono almeno tre motivi che rendono questo studio particolarmente significativo:
-
Efficacia anche online. Molti programmi si sono svolti a distanza, con esercizi via app o piattaforme digitali, superando così barriere geografiche e logistiche.
-
Risposta a un bisogno urgente. Gli studenti universitari sono tra i più vulnerabili allo stress e all’incertezza, quindi disporre di strumenti pratici è fondamentale.
-
Complementarietà ad altri approcci. La mindfulness non sostituisce la psicoterapia, ma si affianca efficacemente ad altre strategie psicologiche brevi ed evidence-based.
Attenzione ai limiti
Non è però una soluzione universale:
-
I programmi variano per durata, formato e qualità.
-
Mancano dati a lungo termine per valutare la persistenza dei benefici.
-
Gli effetti sulla depressione sono più limitati, indicando la necessità di percorsi clinici strutturati nei casi più gravi.
La lezione per il futuro
Se la pandemia ha insegnato qualcosa, è che la salute mentale non può più essere considerata un lusso. Questo studio conferma che la mindfulness, anche in una forma semplice, quotidiana e accessibile online, può essere un tassello importante per prendersene cura.
Dieci minuti al giorno di respiro consapevole non cancellano i problemi, ma aiutano a guardarli da un’altra prospettiva. Per molti studenti, in quei mesi sospesi, è stato un passo enorme.
Iscriviti e fai iscrivere al canale G-Channel Francesco Palmieri
Riferimento:
Liu, C., Huang, C., Wang, H. et al. (2023). Mindfulness-based interventions for college students during COVID-19 pandemic: A systematic review and meta-analysis. Journal of Affective Disorders. PubMed
"Inserisci e fai inserire la tua Azienda o l'azienda di prossimità a costo zero".
"Siamo noi il tuo alleato digitale e con un semplice clic il tuo articolo puoi condividerlo su tutte le piattaforme"
I commenti degli utenti:
Non sono presenti commenti di altri utenti