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Al Museo Tinguely di Basilea arriva Carl Cheng: La natura non perde mai, mostra che racconta 60 anni di arte, scienza e visione ecologica.
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Un artista tra natura e tecnologia
Dal 3 dicembre 2025 al 10 maggio 2026, il Museo Tinguely di Basilea presenta Carl Cheng: La natura non perde mai, la più ampia retrospettiva mai dedicata al visionario artista californiano.
Un percorso che attraversa sei decenni di ricerca tra arte, scienza, ecologia e innovazione.
L’anteprima per i media si terrà martedì 2 dicembre alle ore 10:30, alla presenza dell’artista, del direttore Roland Wetzel e dei curatori Alex Klein e Andres Pardey.
Carl Cheng: il pioniere delle “Nature Machines”
Nato a San Francisco nel 1942, Carl Cheng è considerato uno dei pionieri dell’arte tecnologica e ambientale.
Fin dagli anni ’60, le sue opere hanno riflettuto sull’impatto dell’uomo sulla natura, anticipando di decenni le attuali riflessioni sull’intelligenza artificiale e sull’ecologia digitale.
Tra le opere in mostra:
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le prime sculture fotografiche e gli Art Tools, strumenti creativi progettati per interagire con l’ambiente;
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le celebri Nature Machines, installazioni che immaginano ecosistemi artificiali;
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l’iconico Santa Monica Art Tool (1983–88), un rullo trascinato sulla sabbia che imprime la forma di una città in miniatura — un gesto poetico e politico sulla fragilità urbana.
Arte, scienza e sostenibilità
La mostra, curata da The Contemporary Austin in collaborazione con l’Institute of Contemporary Art di Philadelphia, il Bonnefanten di Maastricht, il Museo Tinguely e l’ICA di Los Angeles, propone un viaggio immersivo nel pensiero di Cheng:
un artista che ha saputo unire design industriale, fotografia, fisica e filosofia orientale in un’unica visione.
Roland Wetzel, direttore del Museo Tinguely, sottolinea:
“L’opera di Carl Cheng ci invita a ripensare il ruolo dell’artista come scienziato, osservatore e costruttore di mondi. La sua è una riflessione profonda sull’idea stessa di progresso.”
Una pubblicazione per approfondire
Per l’occasione, JRP | Editions pubblicherà un volume completo sull’opera di Cheng, con testi di Alex Klein, Rachel Eboh, Joel Ferree, Celien Govaerts, Andres Pardey, Amanda Sroka e Gloria Sutton.
Un riferimento fondamentale per studiosi, collezionisti e amanti dell’arte contemporanea.
Quando la natura vince sempre
Con La natura non perde mai, Cheng ci ricorda che, nonostante l’espansione artificiale del mondo umano, la forza rigenerativa della natura resta invincibile.
Le sue opere — tra poesia, ironia e denuncia — sono un invito a riconnettersi con l’ambiente attraverso l’immaginazione e la consapevolezza.
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