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Nella mia esperienza professionale, unisco due formazioni importanti: quella di IBCLC per l’allattamento e quella di Consulente Portare ClauWi. Questi due mondi si fondono spesso, rappresentando modi complementari di esprimere la genitorialità e prendersi cura del proprio bambino, che ha un intenso bisogno di contatto.
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La fascia come strumento di armonizzazione
Durante le consulenze, consiglio spesso l’uso della fascia per armonizzare l’allattamento. Se questo strumento è nelle corde della mamma (e del papà), può diventare un valido aiuto per quei neonati che sembrano “sempre attaccati”. In realtà, questi bambini hanno bisogno di contatto, che l’allattamento già offre in modo eccellente.
Valutare sempre l’allattamento prima di usare la fascia
È fondamentale valutare l’andamento dell’allattamento prima di proporre la fascia. Un neonato può richiedere poppate frequenti perché deve comunicare al corpo della madre la quantità di latte da produrre nei mesi successivi.
La fascia non dovrebbe mai essere utilizzata per “scansare” o evitare uno scatto di crescita naturale.
Quando la suzione non è efficace
Se un bambino poppa molto spesso e a lungo senza un’efficace suzione, usare la fascia per cercare di distanziare le poppate (o meglio, armonizzarle) potrebbe rallentare la crescita.
Identificare prima il problema
Prima di tutto va quindi individuato un eventuale problema di allattamento, solo dopo si può usare la fascia in tutta serenità e con beneficio sia per la mamma che per il bambino.
Hai esperienza di utilizzo della fascia insieme all’allattamento? Raccontami la tua storia, il confronto è sempre prezioso.
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