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Dott. Costantino Mazzanobile D’Aragona
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L'evoluzione della bioenergetica nelle neuroscienze


L'evoluzione della bioenergetica nelle neuroscienze
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Mappa Interattiva - dove le persone incontrano le attività -

Le nuove neuroscienze stanno riscoprendo il valore della bioenergetica come strumento integrato nella gestione dello stress e nella promozione dell’equilibrio mente-corpo. Questo approccio si basa sulla stretta connessione tra sistemi nervoso, muscolare ed emotivo: il corpo e la mente sono un’unità inscindibile e agire su uno dei due poli ha effetti positivi sull’altro.

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I principi neurobiologici della bioenergetica

La ricerca scientifica più recente dimostra che la pratica della respirazione profonda e il rilascio delle tensioni muscolari influiscono direttamente sull’attivazione di specifici neuroni e aree cerebrali coinvolte nella regolazione delle emozioni e dello stress. Studi della Stanford University hanno evidenziato che un gruppo di neuroni nel tronco encefalico collega il ritmo respiratorio al locus coeruleus, una zona chiave nel modulare gli stati di allerta e di rilassamento. Respirare profondamente attiva questi centri, riducendo in modo misurabile la carica emotiva e lo stato di eccitazione neurofisiologica legati allo stress cronico.

La pratica bioenergetica: carica, scarica e rilassamento

La tecnica bioenergetica è articolata in tre fasi fondamentali:

  • Carica: accumulo di energia attraverso posture e respirazione.

  • Scarica: rilascio delle tensioni con vibrazioni corporee e movimenti specifici (simili ai tremori neurogeni studiati da Peter Levine), per liberare il sistema nervoso dall’eccessiva attivazione.

  • Rilassamento: ritorno all’omeostasi psicofisica, favorendo un equilibrio stabile tra sistema simpatico e parasimpatico.

Questa ciclicità permette di sciogliere blocchi cronici, favorendo lo sviluppo di una maggiore consapevolezza corporea ed emotiva.

Obiettivi terapeutici e benefici emersi

L’analisi bioenergetica, fondata da Alexander Lowen, si pone obiettivi specifici:

  • Miglioramento della consapevolezza corporea

  • Riduzione dello stress e ansia attraverso esercizi mirati

  • Espressione e gestione delle emozioni represse che, se non liberate, possono manifestarsi come disturbi fisici o emotivi

  • Autoregolazione nervosa e recupero della vitalità

Applicazioni cliniche e neuroscientifiche

Numerose ricerche applicative attestano l’efficacia della bioenergetica nella prevenzione del burnout, nei disturbi somatici da stress, nella depressione e nei disturbi post-traumatici. Le classi di esercizi sono utilizzate sia in ambito terapeutico che preventivo per ristabilire flessibilità muscolare, benessere psicofisico e relazioni interpersonali più autentiche.

Conclusione

La bioenergetica, oggi integrata nei modelli neuroscientifici, rappresenta una risorsa precisa e potente nella gestione dello stress cronico e nel riequilibrio emotivo, restituendo centralità al corpo come porta d’accesso al benessere globale e alla salute mentale.

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