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4 Step per costruire le metafore in terapia breve


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La metafora costituisce una lente di ingrandimento messa a disposizione del paziente per vedere certi aspetti vissuti con problematicità in modo amplificato e rendendo il messaggio veicolato più potente e ricco di significati diversi. Inoltre, l’uso della metafora in terapia stimola tra terapeuta e paziente il rafforzamento del canale emotivo-affettivo creando empatia e sintonia (Brink, 1988).

Per B. Beck (1978) la metafora rappresenta un ponte, un’integrazione tra il pensiero razionale e quello emozionale. In ambito terapeutico le metafore possono essere utilizzate per trovare il giusto equilibrio tra l’elicitazione di emozioni cariche e il far sì che tali emozioni non esplodano. Molti terapeuti fanno esperienza del tentativo dei loro pazienti di razionalizzare i problemi. Così facendo in realtà è come se evitassero di pensarli in modo troppo approfondito. Spesso capita con pazienti che soffrono di attacchi di panico che talvolta sono assolutamente consapevoli del fatto che non moriranno né impazziranno. Tuttavia riferiscono che nel momento in cui l’ansia prende il sopravvento formulare questo pensiero diventa quasi impossibile. Altri pazienti cercano, nei momenti di sofferenza, di dirsi delle frasi auto-rassicuranti come: “non preoccuparti, finirà tutto, ho fatto del mio meglio”. Tutto ciò allo scopo di combattere alcune paure. Questo tuttavia conduce, come prima, ad un evitamento esperienziale che non solo mantiene, ma addirittura può aumentare il disagio del paziente, sebbene questo sia spesso convinto del contrario. L’unica strategia messa in atto dal paziente è quella di contraddire il pensiero negativo anziché attuare una ristrutturazione delle credenze. Nell’ambito delle emozioni è spesso necessario sostenere nel paziente un passaggio “dalla testa al cuore”. Per farlo il terapeuta può mimarlo toccandosi prima la fronte e poi passando la mano alla parte sinistra del cuore. Non di meno può essere utile portare le parole auto-rassicuranti del paziente in una metafora facendo in modo di vedersi in questo atteggiamento dal di fuori. Così facendo potrà capire come tale tentativo potrà, al limite, portare solo ad un miglioramento superficiale e temporaneo.

Infine si segnala che, a parere degli autori, le espressioni metaforiche mettono in luce vividamente che le emozioni positive fanno crescere, danno forza ed energia e sono utili, mentre quelle negative possono risultare dannose e per questo non vanno evitate ma gestite.
Uno dei binomi più utilizzati e frequenti in psicoterapia nell’ambito delle metafore è quello di cibo ed emozioni: “ho un peso sullo stomaco”, “mi sento avvelenato dalle loro cattiverie”. Per un terapeuta riuscire a cogliere il significato profondo di queste metafore all’interno di una seduta può essere molto prezioso.
 

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