Riportiamo interamente un articolo particolarmente interessante di Carmelina Maurizio (Università degli Studi di Torino) pubblicato su Press-in in data 12/10/2020:
“Sono ormai davvero numerose le app a disposizione di apprendenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Ampia la panoramica degli strumenti digitali più utili in relazione all’età, al tipo e grado di scuola, all’accessibilità e flessibilità di tali risorse.
Nel mese di ottobre 2020 saranno trascorsi 10 anni da quando è stata emanata la Legge 170, quella che l’8 ottobre del 2010 ha definito le nuove norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento in ambito scolastico, seguita dal Decreto Attuativo 5669 del 12 Luglio 2011 e le Linee guida associate, che spiegano in maniera chiara le prassi da seguire per famiglie, allievi, docenti, Dirigenti Scolastici, fino agli Uffici Scolastici Regionali per tutelare gli apprendenti con DSA.
Nel mondo dell’istruzione italiana si è trattata di una vera a propria rivoluzione, che ha introdotto strumenti, concetti, punti di vista, fino a quel momento sconosciuti o appena noti.
In questo breve contributo si vuole provare ad esaminare, in modo non esaustivo ovviamente, quali siano al momento i migliori strumenti digitali a disposizione di apprendenti con DSA, in relazione all’età, al tipo e grado di scuola, all’accessibilità e flessibilità di tali risorse.
DSA: gli strumenti didattici e tecnologici – Nel corso di questi dieci anni la consapevolezza intorno ai DSA è cresciuta enormemente, tanto che in un arco di tempo relativamente breve come può essere una decade, quasi il 100% di docenti e operatori scolastici, famiglie e chiunque graviti nel mondo dell’education usa sigle e acronomi relativi ai disturbi dell’apprendimento senza alcun fraintedimento. Oggi parlare di dislessia, disturbo nella decodifica del testo scritto, di discalculia, disturbo nel calcolo, di disgrafia, disturbo nella prassi della scrittura e di disortografia, disturbo nell’esprimere in forma scrittografica la lingua parlata e le regole che la governano, è diventato di uso comune in ambito educativo.
Nell’art 3 delle Linee Guida del 2011 si legge “Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti indichiamo:
• la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
• il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
• i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
• la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
• altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti – anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto – avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA”. È evidente che nel corso di un decennio questa parte applicativa si sia arricchita di strumenti e risorse tecnologiche all’epoca impensabili e oggi la lettura di questa disposizione appare addirittura in parte obsoleta.
Come primo passo proveremo ad analizzare le app, non menzionate nei dispositivi legislativi perché solo dieci anni fa pressoché sconosciute ad un’utenza non specializzata.Prima di procedere alla presentazione generale di tali risorse, vale la pena individuarne le maggiori caratteristiche comuni:
• Sono disponibili e utilizzabili su numerosi dispositivi, primi tra tutti gli smartphone, quindi strumenti altamente accessibili
• Sono gratuite o a costi abbordabili
• Sono facilmente utilizzabili in base al tipo di DSA, supportano e favoriscono la soluzione di alcuni problemi di apprendimento legati al singolo o a più disturbi
• Sono disponibili per ogni area disciplinare e per ogni livello di istruzione
• Sono intuitive e soprattutto per gli studenti del XXI secolo facili da scaricare, usare e condividere
Le app, solo alcune delle quali saranno qui brevemente presentate come esempi, possono essere raggruppate per area di apprendimento e per tipologia di disturbo
• App multifunzioni e su più aree
• App per la matematica e lo studio scientifico
• App per la lettura e la decodifica del testo
• App per lo studio della lingua inglese e di altre lingue
• App per competenze trasversali
• App utili: dizionari, mappe
Le app migliori in circolazione
DSA: l’app DSA è un’applicazione, presente su Google Play, rivolta a famiglie e bambini, insegnanti, logopedisti e specialisti che operano nel mondo dell’istruzione e delle attività di recupero per i Disturbi Specifici dell’ Apprendimento, l’app è divisa in quattro sezioni che offrono attraverso contenuti elaborati da psicologi, insegnanti, logopedisti nozioni e approfondimenti e strumenti mirati a divulgare la conoscenza dei disturbi specifici dell’apprendimento. Vi è una sezione giochi dove i bambini potranno cimentarsi con alcuni esercizi che li aiuteranno nella lettura e anche nell’esecuzione di esercizi di matematica.
Dislessia Evolutiva Pro: app della casa editrice Erickson, che ha lo scopo di sviluppare alcune specifiche componenti dei processi di lettura e scrittura come l’analisi fonologica, la sintesi fonemica e l’accesso lessicale. Le varie attività, pensate per bambini dai 6 anni, sono state progettate considerando le esigenze pratiche dell’insegnante e del logopedista che devono impostare e condurre un programma riabilitativo con bambini che presentano disturbi specifici di letto-scrittura. Sono proposti 10 percorsi precostruiti e mirati che permetto di far lavorare l’alunno sulle sue difficoltà specifiche, con 3 diversi livelli di difficoltà. È presente anche un calendario che può essere sincronizzato con il tablet della famiglia in modo da poter monitorare costantemente i progressi.
iWinABC: è un’app dedicata agli apprendenti con dislessia sull’App Store di iOS. Consente di mettere in pratica la lettura temporizzata, il programma, infatti, scandisce le parole, oppure le singole sillabe, in modo da aiutare l’utente nella lettura corretta dei testi e consente una totale personalizzazione dei testi, come la modifica della spaziatura e dell’interlinea, oltre ad interventi specifici proprio sulla sillabazione delle parole. Nella versione completa si possono anche aggiungere dei nuovi testi, nel caso in cui l’utente debba affrontare una lettura particolare che potrebbe metterlo in difficoltà.
Inizia X: è un gioco a turni, indicato già in fase prescolare, nel quale dopo aver girato la ruota, i bambini dovranno trovare il maggior numero di parole che iniziano per la vocale indicata dalla freccia. È particolarmente adatto ai bambini prescolari (grazie alla modalità audio) e a quelli che incontrano difficoltà nella prima associazione fonema-grafema.Si gioca in due: a turno la squadra rossa e la squadra verde gireranno la ruota e dovranno scegliere la parola che inizia con la vocale indicata.
Calcolatrici parlanti: in questa area di Google store si trovano numerose app per facilitare il calcolo con il supporto audio per qualunque età, a partire dalla primaria.
iMatematica Pro: è una valida soluzione per tutti coloro i quali necessitano un aiuto con la matematica, con oltre 120 argomenti e più di 1000 formule. Punto di forza sono l’interfaccia grafica e le sette Utilità, tra cui, un risolutore di equazioni di secondo grado ed il calcolatore avanzato per risolvere derivate ed integrali.
Geometria Facile: gli apprendenti sono guidati da un loro coetaneo virtuale e dal suo fido compasso, proponendo un programma originale e divertente per introdurre e consolidare i concetti geometrici di base e le abilità matematiche ad essi riferite. Si tratta di un software strutturato in 5 sezioni liberamente navigabili, con più di 200 attività diverse, mirate e di difficoltà crescente su: localizzazioni di oggetti nello spazio, spostamenti lungo percorsi, creazione di percorsi, sistemi di riferimento, linee, segmenti, rette e semirette. Un’ultima parte è dedicata allo studio degli angoli notevoli: retto, piatto, convesso, concavo, ottuso, acuto e giro.
Impariamo l’algebra: Alginon è il protagonista di un gioco geometrico, le sue sopracciglia sobbalzano quando si dimostra di aver capito le sue spiegazioni; si possono vedere i risultati di semplici equazioni, cliccando sullo sportello con il punto interrogativo “?”. Quando si pensa di essere pronti, si accetta la sfida, si clicca sul pesciolino che porta il numero giusto e per tornare al Menù iniziale basta fare clic sui baffi di Alginon.
Niki Agenda: App per iOS – Android, Niki Agenda è un calendario giornaliero/settimanale creato per bambini, ragazzi ed adulti che necessitano di un’organizzazione visiva delle loro giornate. Vi sono due modalità di visualizzazione delle attività, giornaliera o settimanale, e la giornata è a sua volta suddivisa in tre fasi (mattina, pomeriggio e sera) supportate da pittogrammi che possono essere sostituiti da immagini proprie e personalizzati. Ciascuna attività potrà essere contrassegnata con un simbolo che ne segnala lo stato (completata, cancellata, successiva) o il tipo (preferita, a tempo, con premio). L’app fornisce anche un feedback ogni volta che viene completata un’attività, con una serie di stelline che si accendono.
Imparare a leggere l’orologio: i bambini incontrano spesso difficoltà per imparare a leggere l’ora. Seven Academy, ha ideato lo scenario del gioco Tic Tac Time. L’app permette ai bambini di acquisire le competenze preliminari per rendere il funzionamento dell’orologio più intuitivo. In 3 giochi, i bambini apprendono il principio della bussola, in modo da facilitare la comprensione dello spostamento del sole nel cieloe cominciare a comprendere la suddivisione di una giornata. Un altro gioco usa il sole e l’ombra, con le stesse funzioni di una meridiana. Infine il castorcanadese guida i bambini a viaggiare nello spazio per comprendere la rotazione terrestre. In 3 mini-giochi, il bambino familiarizza successivamente con il principio delle lancette. Alla fine l’App propone un gioco nel quale il bambino, in un luna park, deve fermare un orologio al momento giusto. Il suo punteggio salvato lo spingerà a esercitarsi regolarmente per migliorarlo.
Lingue straniere
• Francese: iOs , Android, si tratta di un app per testare e migliorare l’ortografia in francese;
• Spagnolo: sono materiali interattivi, adatti ai principianti, in particolare a partire dalla scuola secondaria di primo grado;
• Inglese: Duolingo, nota App per l’apprendimento delle lingue straniere, è altamente inclusiva e bene si presta per apprendenti con DSA, fornendo risorse interattive, basate su stimoli audiovisuali.
Analisi logica e grammaticale
• Verbi Italiani: i verbi italiani i più comuni e le loro coniugazioni: l’app nella versione completa contiene più di 3000 verbi, 16 tempi per ciascun verbo.
I tempi infiniti sono tradotti in inglese o in francese (in base alla configurazione dell’apparecchio).È possibile selezionare i verbi in ordine alfabetico in in italiano o inglese/francese, cercarli nel database, comprese le coniugazioni, inserirli nei preferiti per una ricerca più facile.
Matematica e geometria Montessori
Prime Operazioni Montessori: un app interamente dedicata alla scoperta delle prime operazioni per i bambini da 5 a 8 anni, che consente di apprendere in modo ludico i concetti di addizione e sottrazione, di doppio e metà, di apri e dispari. Nel momento in cui il bambino ha compreso bene il concetto, può assimilarlo attraverso dei giochi.
Inoltre, l’app propone:
• Del materiale Montessori: Aste numeriche e gettoni;
• Una progressione personalizzata e dinamica che si adatta al ritmo del bambino;
• Una “playbox” contenente sette giochi “Multi-touch” per esercitarsi vincendo dei punti;
• Un “Laboratorio dei mostri” che permette al bambino di costruire i suoi mostri con i punti vinti.
• Geometria Montessori: Tam & Tao accompagnano il piccolo esploratore in erba in un viaggio attraverso un universo grafico basato sulla scoperta delle forme geometriche, che consente al bambino di poter sviluppare il suo spirito logico: categorizzare, classificare in ordine di grandezza, e comprendere in che modo le forme geometriche si integrano nel nostro quotidiano.
Il contenuto pedagogico basato su del materiale scientifico:
• l’armadietto di geometria;
• 6 “famiglie” di forme;
• 6 immagini per scoprire le forme all’interno del nostro universo;
• 6 giochi per approfondire l’apprendimento divertendosi;
• Il memo con delle definizioni per i più grandi che desidereranno approfondire;
• Il sistema di motivazione con premi e medaglie.
Mappe
• Mindjet Maps for Android;
• MindMeister: MindMeister è uno strumento per la realizzazione di mappe mentali e collaborative online che permette agli studenti di ogni età di creare in modo autonomo mappe utili per riassumere o schematizzare un argomento e di utilizzare, quando necessario, la funzionalità della sintesi vocale Loquendo, frutto della ricerca tecnologica italiana;
• SuperMappe: è disponibile per PC, per iPad e Android; le mappe multimediali che si possono costruire, oltre ad avere elementi grafici e testuali, includono testi aggiuntivi, audio, video e collegamenti a pagine Internet, consentendo un’elevata multicanalità. L’interfaccia è semplice e intuitiva adatta per bambini della scuola primaria e per quelli della secondaria inferiore.
Conclusioni
Il contributo sin qui presentato è un’occasione per avvicinarsi, come utenti e come professionisti, all’universo delle applicazioni per bisogni educativi speciali, con particolare focus sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Il supporto di queste risorse, come si è potuto considerare dagli esempi citati, è notevole e fa rilevare il notevole impegno di sviluppatori, case editrici e specialisti per fornire materiali che rispondano ad un gran numero di esigenze, a partire dai primi anni di scolarizzazione dei bambini fino a prevedere strumenti che possano contribuire a facilitare il percorso di apprendimento, in molti casi in modo efficace e risolutivo. I database che contengono risorse, archivi di buone pratiche sull’uso di applicazioni per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono numerosi e spesso non è facile orientarsi. Dal punto di vista pedagogico e didattico l’apporto delle applicazioni si rivela anche rispondente ai bisogni degli apprendenti digitali, che hanno maggiore facilità ad utilizzare risorse digitali, per loro familiari e di uso quotidiano. Gli esempi brevemente illustrati hanno lo scopo di aprire le porte su uno scenario ricco e interessante, valido anche per homeschooling, studio individualizzato, rinforzo e pratica.
I commenti degli utenti:
Non sono presenti commenti di altri utenti