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Quando le feste fanno male: solitudine, mancanza dei cari e pressione emotiva


Quando le feste fanno male: solitudine, mancanza dei cari e pressione emotiva
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Mappa Interattiva - dove le persone incontrano le attività

La pressione del “sorriso a tutti i costi”, la mancanza dei cari e il peso emotivo che nessuno vede

Le feste dovrebbero essere un tempo di gioia, calore e condivisione. Eppure, per molte persone — specialmente chi sta attraversando un momento difficile, ha perso una persona cara o vive lontano da chi ama — questo periodo può amplificare dolore, solitudine e stress.
Non sei solo/a se non ti senti “felice e sereno/a” come tutti si aspettano: è più comune di quanto si pensi.

🧠 1. Contrasto tra aspettative e realtà

Le immagini perfette di famiglie riunite, sorrisi e tavole imbandite alimentano l’idea che tutti dovrebbero stare bene. Quando la nostra esperienza personale è diversa — per distanza, conflitti, o lutti — il confronto con queste “storie perfette” può farci sentire fuori posto, inadeguati o soli.

💔 2. Assenza di persone care

La mancanza di qualcuno che amavi può farsi sentire con più forza proprio durante le feste: i riti, le tradizioni, le luci e i profumi possono richiamare ricordi che feriscono. Gravi perdite, separazioni o relazioni interrotte trovano terreno fertile in questo periodo di celebrazione.

😶 3. Solitudine anche tra gli altri

Essere fisicamente insieme non sempre significa sentirsi connessi. Molti sperimentano un senso di isolamento emotivo anche quando sono circondati da persone — perché i veri legami non sempre sono presenti, o perché ci si sente “incompleti”.

📉 4. Stress e pressione sociale

Non solo emozioni difficili: le feste portano anche:

  • obblighi sociali

  • spese e preparativi

  • aspettative di serenità

  • cambi di ritmo quotidiano

Tutto questo può aumentare ansia, stanchezza e il senso di inadeguatezza.

💭 Le emozioni difficili non sono “sbagliate”

Non è un fallimento provare tristezza, stanchezza o vuoto durante le feste.
E non significa che tu non abbia gratitudine o affetto nella vita.

Queste sensazioni sono risposte umane naturali a fattori emotivi molto reali: perdita, distanza affettiva, stress, solitudine, aspettative frustrate. Accettarle — invece di ignorarle — è una forma di cura di sé.

🤝 Quando chiedere aiuto può fare la differenza

Se la tristezza o la solitudine persistono, influenzano il tuo quotidiano o ti fanno sentire senza speranza, non sei obbligato/a a farcela da solo/a.

Un/una psicologo/a può aiutarti a:

  • comprendere cosa provi davvero

  • dare un significato alle emozioni dolorose

  • costruire strategie per affrontare ansia, stress e perdita

  • tornare a vivere le feste — o anche solo i giorni — con maggiore leggerezza

Chiedere supporto non è un segno di debolezza: è un passo potente verso il tuo benessere.

È perfettamente umano non stare bene durante le feste. La sofferenza non ha calendario e non sparisce perché ce lo impone la società.
Sentire dolore non significa non amare la vita: significa essere umani con un cuore che sente.

👉 Se vuoi, parlarne con qualcuno può aiutarti davvero. Prenditi cura di te: la tua salute emotiva vale molto più di un sorriso forzato a tavola.

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