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Normative UE su certificazione e compliance di cybersicurezza


Normative UE su certificazione e compliance di cybersicurezza
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Mappa Interattiva - dove le persone incontrano le attività -

Nel 2025, l’Unione Europea ha rafforzato e uniformato il quadro normativo sulla cybersicurezza per le aziende con nuove regole, introducendo un sistema di certificazione paneuropeo e obblighi stringenti di compliance per le imprese e i fornitori di servizi digitali.​

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Il Framework EUCC: la prima certificazione cybersicurezza paneuropea

Il European Common Criteria-based Cybersecurity Certification Scheme (EUCC) è operativo dal 27 febbraio 2025 e rappresenta una rivoluzione nel settore.

  • Si basa sugli standard internazionali Common Criteria (ISO/IEC 15408) e introduce due livelli di assurance, sostanziale e alto, adattabili a diverse categorie di prodotti ICT.

  • Valido in tutti i 27 Stati Membri UE, elimina le frammentazioni normative e consente alle aziende di ottenere una certificazione unica riconosciuta a livello europeo.

  • La certificazione riguarda componenti hardware critici, software di sicurezza, sistemi biometrici e dispositivi di controllo accessi, richiedendo valutazioni tecniche rigorose e test di vulnerabilità.

  • Le certificazioni devono essere emesse da organismi di valutazione accreditati (CAB), eliminando le auto-certificazioni.​


Il Cyber Resilience Act (CRA)

Il CRA, entrato in vigore con il Regolamento UE 2024/2847, integra il quadro normativo obbligando i produttori a garantire un livello minimo di sicurezza per i prodotti ICT immessi sul mercato europeo. L'obiettivo è garantire prodotti più sicuri nel ciclo di vita, dalla progettazione alla dismissione.​


Direttiva NIS2: obblighi per le imprese strategiche

La Direttiva NIS2 (Network and Information Security) è un altro pilastro fondamentale nel panorama UE della cybersicurezza:

  • Introduce obblighi più ampi e severi per un numero maggiore di settori e imprese ritenute critici (energia, trasporti, sanità, servizi digitali, finanza).

  • Richiede alle aziende di implementare misure di sicurezza, monitorare e segnalare incidenti, adottare strategie di continuità operativa e protezione della supply chain.

  • Prevede sanzioni rigorose in caso di violazioni e non conformità.

  • L’Agenzia UE per la Cybersicurezza (ENISA) ha pubblicato linee guida tecniche operative per supportare le aziende nell’adeguamento ai requisiti.​


Integrazione con altri regolamenti UE

La compliance a queste normative si integra con altre leggi importanti:

  • GDPR per la protezione dei dati personali.

  • DORA (Digital Operational Resilience Act) per la resilienza operativa delle istituzioni finanziarie.

  • Normative specifiche per dispositivi radio (Direttiva RED) e sicurezza delle infrastrutture critiche.​


Implicazioni per le aziende

  • Le aziende devono adeguare processi, investimenti e strategie di gestione del rischio per rispettare i nuovi standard UE.

  • La certificazione EUCC diventa un requisito di mercato per assicurare fiducia e competitività.

  • È necessario un approccio integrato con audit periodici, gestione continua del rischio e formazione del personale.

  • La governance della sicurezza diventa parte centrale della strategia d’impresa.​


In conclusione, il 2025 segna un cambio di paradigma europeo verso un ecosistema di cybersicurezza armonizzato e rigoroso, che richiede alle aziende di organizzarsi con processi certificati e conformi per affrontare le crescenti minacce digitali in modo efficace e competitivo.

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