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Nata nel 1912 dalla Società Milano Marittima, la località fu progettata dall’architetto Giuseppe Palanti, che si ispirò alle teorie di Ebenezer Howard: ville basse sotto le chiome della pineta secolare, linee sinuose, motivi floreali, balconi decorati e ferro battuto per rifiutare la serialità industriale.
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Tra le ville iconiche spicca Villa Palanti (viale Enrico Toti), privata ma visibile esternamente, con dedica alla moglie Ada, decori esotici arabi e omaggio al Liberty; Villa Carlotta (ora bar Ottocento, viale Gramsci), tra le prime del 1926; Villa Malagola (rotonda Don Minzoni) con torretta; Villa Capanna (viale Veneto-Carducci) dal tetto a V rovesciata; Villa Maiolatesi e Villa Colmegna vicino a La Pousada; Villa Il Pagliaio (via Petrarca); e Villa Perelli in stile razionalista con torre panoramica sul mare.
Queste strutture, soggette a vincoli protettivi, rappresentano l’espansione negli anni ’20-’30 con la CIVAM, integrando neo-gotico e Liberty in un contesto di alberghi e residenze per la borghesia lombarda.
Oggi, passeggiate nel centro rivelano questo dialogo tra arte, design e pineta, simbolo della vocazione turistica romagnola che valorizza elementi naturali stilizzati contro la produzione di massa.
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