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La seconda parte della visita guidata alla Collegiata di Sant’Andrea a Empoli conduce i visitatori davanti a un’immagine potente, capace ancora oggi di colpire e interrogare: il Cristo della Domenica.
Un’opera intensa, carica di significati morali e sociali, che Cristina Chelli racconta con attenzione e profondità, restituendo tutta la forza del suo messaggio originario.
Il Cristo della Domenica: un’immagine che ammonisce
A differenza delle raffigurazioni tradizionali, il Cristo della Domenica non è solo simbolo di redenzione, ma anche monito visivo.
Intorno al corpo di Gesù compaiono infatti gli strumenti del lavoro quotidiano: attrezzi agricoli, utensili artigianali, oggetti legati alle attività manuali.
Questi elementi non sono casuali. Cristina Chelli spiega come l’opera nasca con una funzione ben precisa: ricordare ai fedeli il rispetto della legge di Dio, in particolare il precetto del riposo domenicale.
Il sangue dal costato: la sofferenza causata dall’uomo
Il dettaglio più drammatico è il sangue che sgorga copioso dal costato di Cristo.
Non è solo il segno della Passione, ma una rappresentazione diretta del dolore che l’uomo infligge a Gesù continuando a lavorare la domenica, infrangendo il comandamento.
Secondo questa lettura, ogni gesto di lavoro compiuto nel giorno sacro diventa simbolicamente una ferita inflitta al corpo di Cristo.
Il dolore di Gesù non è lontano nel tempo, ma si rinnova nel presente, attraverso le azioni quotidiane di chi ignora la legge divina.
Fede, lavoro e coscienza collettiva
Il Cristo della Domenica racconta un’epoca in cui religione e vita sociale erano profondamente intrecciate.
Il lavoro, elemento fondamentale della dignità umana, diventa qui anche terreno di responsabilità morale: non è condannato in sé, ma regolato dal rispetto del tempo sacro.
Cristina Chelli accompagna i visitatori a comprendere come questa immagine fosse pensata per parlare a tutti, soprattutto ai lavoratori, usando un linguaggio immediato e comprensibile, fatto di simboli forti e diretti.
Un’opera che parla ancora oggi
Osservare oggi il Cristo della Domenica significa confrontarsi con una visione del mondo in cui il sacro scandiva il tempo, il lavoro e la comunità.
È un’opera che continua a far riflettere sul rapporto tra dovere, fede, sacrificio e responsabilità personale, andando oltre il semplice valore artistico.
All’interno della Collegiata di Empoli, questo Cristo resta una testimonianza viva di come l’arte sacra fosse anche strumento educativo e sociale.
Guarda il video e scopri il significato del Cristo della Domenica
👉 Guarda il video della seconda parte della visita guidata con Cristina Chelli per approfondire il significato del Cristo della Domenica e lasciarti guidare in una lettura intensa e coinvolgente.
👉 Scopri Empoli attraverso i suoi simboli, le sue storie e i suoi luoghi di fede: ogni opera custodisce un messaggio che attraversa i secoli.
Nella Collegiata di Empoli, anche il silenzio parla. E il Cristo della Domenica continua a interrogare chi lo osserva.
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