



La relazione tra fitoterapia e microbiota intestinale rappresenta una delle più innovative frontiere della medicina integrata e della prevenzione. Studi recenti dimostrano che l’associazione tra estratti vegetali bioattivi e microrganismi probiotici può migliorare il benessere intestinale, potenziare il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione cronica.
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I fitocomplessi come modulanti del microbiota
I composti bioattivi presenti nelle piante – come polifenoli, fibre prebiotiche, tannini e antociani – sono capaci di modulare la composizione del microbiota intestinale a favore delle specie batteriche protettive, tra cui Lactobacillus e Bifidobacterium. Gli estratti di semi di lino, radice di cicoria, bucce di mirtillo, crusca di segale e liquirizia si sono dimostrati efficaci nel favorire l’aumento dei batteri benefici e la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), sostanze fondamentali per la salute del colon e per la regolazione dell’immunità.
Evidenze cliniche e benefici
La sinergia tra probiotici e botanicals è stata confermata da diversi studi clinici:
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Miglioramento della regolarità intestinale nei soggetti con sindrome dell’intestino irritabile grazie all’uso combinato di alfa-gluco-oligosaccaridi e estratti vegetali.
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Riduzione dell’infiammazione intestinale e promozione di uno stato di eubiosi con conseguente miglioramento dei sintomi di colite ulcerosa e altre disbiosi croniche.
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Azione “prebiotica” di consistenti quantità di estratti vegetali che potenzia l’efficacia dei probiotici.
Particolarmente interessanti sono le evidenze sull’acido caffeico, un polifenolo che ha mostrato capacità di modulare il rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes e di aumentare la presenza di Akkermansia muciniphila, una specie batterica associata al benessere metabolico e immunitario.
Impatto sul sistema immunitario
Un microbiota equilibrato è cruciale per il mantenimento dell’immunità intestinale e per la protezione da infezioni e malattie croniche. La letteratura scientifica conferma che i prodotti della fermentazione delle fibre vegetali da parte dei batteri buoni aumentano la produzione di immunoglobuline A (IgA) e di citochine regolatorie, fondamentali per la difesa delle mucose.
Prospettive future
La fitoterapia applicata al microbiota apre nuove prospettive per la prevenzione e la gestione di numerose patologie croniche, dall’intestino irritabile fino alle condizioni autoimmuni e infiammatorie. Le ricerche sottolineano la necessità di protocolli personalizzati e sinergici tra fitocomplessi, fibre e probiotici, sempre sotto controllo di uno specialista.
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