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Come Affrontare e Gestire la Paura


Come Affrontare e Gestire la Paura
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La paura è dominata dall'istinto, in particolare dal cervello emotivo, e ha come obiettivo primario la sopravvivenza di fronte a situazioni di pericolo. Le reazioni principali che si manifestano di fronte al pericolo sono: attacco, fuga, immobilità tonica e la finta morte.

Come il Corpo Manifesta la Paura

La paura si riflette sul viso con un’espressione caratteristica: occhi sbarrati, bocca semi aperta, sopracciglia avvicinate e fronte aggrottata. Questo stato di tensione muscolare è riconoscibile sin dalla tenera età e in tutte le culture.

Dal punto di vista psicofisiologico, la paura acuta e improvvisa (come in caso di panico o fobia) attiva il sistema nervoso autonomo parasimpatico, provocando:

  • Abbassamento della pressione sanguigna e della temperatura corporea

  • Diminuzione del battito cardiaco e della tensione muscolare

  • Abbondante sudorazione e dilatazione delle pupille

Questa risposta porta a una sorta di paralisi, utile per difendere l’individuo dai comportamenti aggressivi che potrebbero essere scatenati dalla fuga o dall’attacco. Tuttavia, in casi estremi, questa reazione parasimpatica può causare un collasso cardiocircolatorio.

Stati di paura meno intensi, invece, attivano il sistema nervoso simpatico, preparando il corpo all'azione:

  • Tensione muscolare e aumento del battito cardiaco

  • I peli si rizzano

  • Il corpo si mette in stato di allerta, pronto per l’attacco o la fuga.

Quali Sono le Funzioni della Paura?

La paura svolge un ruolo positivo: segnala uno stato di emergenza e prepara mente e corpo a reazioni come attacco o fuga. Inoltre, l’espressione della paura avverte gli altri membri del gruppo di un pericolo, richiedendo aiuto e soccorso.

Dal punto di vista evolutivo, la paura contribuisce alla conservazione e sopravvivenza dell’individuo e della specie. Tuttavia, quando diventa cronica o eccessiva (ansia, fobia, panico), la paura perde questa funzione e si trasforma in sintomo psicopatologico.

Effetti della Paura e dello Stress sul Corpo

La paura e lo stress inducono le ghiandole surrenali a secernere grandi quantità di ormoni, come adrenalina e idrocortisone. Questi ormoni provocano cambiamenti nel metabolismo di grassi e proteine per fornire al corpo glucosio, energia immediatamente disponibile per agire.

Se la condizione di paura persiste o il corpo non ha modo di recuperare, si verifica un depauperamento delle riserve energetiche, favorendo l’insorgenza di energie patogene interne o esterne. Questo accade quando la paura diventa cronica, portando a stress prolungato e vulnerabilità fisica.

La Paura nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC)

In MTC, la paura colpisce due organi principali: Rene e Cuore.

  1. Rene:

    • La paura acuta può provocare perdita involontaria di urine. Nei bambini si manifesta con enuresi notturna, mentre negli adulti con incontinenza urinaria o diarrea.

    • La paura contrasta il Qi, rallentando la circolazione del sangue e riducendo la capacità respiratoria.

  2. Cuore:

    • La paura intensa blocca il movimento del Cuore, disperdendo la vitalità.

La Paura Congela il Qi

Quando diventa patologica, la paura sopprime le funzioni fisiologiche, lasciando l’individuo in un’attesa paralizzante. È associata ai Reni, legati all’acqua, la cui natura è scorrere e diffondere vita. Quando la paura congela l’acqua, tutto si blocca.

Il Rene: Simbolo del Sé

Il Rene rappresenta l’identità e il movimento verso il mondo. La domanda da porsi è: “Sono soddisfatto di chi sono o ho paura di esserlo?”

Luo di Rene: Lasciar Andare

Il Luo di Rene è legato alla capacità di lasciar fluire esperienze e traumi.

  • Eccesso di Luo di Rene: Il passato viene trattenuto e fissato, causando pesantezza lombare e incapacità di agire.

  • Deficit di Luo di Rene: Si entra in uno stato di anestesia emotiva, perdendo la connessione con le esperienze.

In entrambi i casi, lavorare sul Rene e sulla Vescica è fondamentale per sciogliere la paura e ripristinare l’equilibrio.

Liberati dalla Paura con Ujjayi Pranayama

Ujjayi Pranayama, noto come il "Respiro Vittorioso", è ideale per calmare la mente e gestire la paura.

Come praticarlo:

  1. Siediti con le gambe incrociate, mantenendo la schiena dritta.

  2. Respira naturalmente dalle narici, lasciando che il respiro diventi regolare e calmo.

  3. Porta la consapevolezza nella gola e contrai leggermente la glottide per produrre un suono simile alle onde dell'oceano.

  4. Concentrati sul suono e sul flusso del respiro.

  5. Inspira profondamente, trattenendo il respiro, abbassa il mento verso lo sterno per 12 secondi, poi rialza il volto ed espira lentamente.

  6. Ripeti per 5 cicli.

La paura, se gestita, ha una funzione salvifica e protettiva. Comprendere il suo ruolo fisiologico ed emotivo e affrontarla con tecniche adeguate come il respiro consapevole aiuta a trasformarla da ostacolo a alleata.

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Ornella Sari
Naturopata e Counselor Bioenergetico a Milan



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