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Anemia: il corpo parla dei legami di sangue


Anemia: il corpo parla dei legami di sangue
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L’anemia non è solo un problema di globuli rossi o carenze vitaminiche. Dal punto di vista psicosomatico, il corpo ci manda messaggi profondi sul nostro rapporto con l’energia vitale, le responsabilità e i legami familiari.

Chi soffre di anemia spesso vive stanchezza cronica, pallore, fiato corto o difficoltà di concentrazione. Ma questi sintomi possono anche essere l’espressione di un sovraccarico emotivo, di una vita in cui ci si prende cura degli altri trascurando sé stessi.

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Il corpo parla dei legami di sangue:

  • relazioni familiari o affettive che assorbono energia;
  • dinamiche non risolte, obblighi interiorizzati, doveri che pesano sul cuore e sulla mente;
  • difficoltà a nutrirsi simbolicamente delle proprie emozioni e dei propri bisogni.

Secondo Alexander Lowen (Bioenergetics, 1977), la carenza di energia nei globuli rossi può riflettere una tendenza a trattenere la propria vitalità, come se il corpo dicesse: “Non ho abbastanza forza per affrontare ciò che mi richiede energia.”
E secondo John Diamond (The Bodymind Workbook, 1987), questo stato è frequente in chi è abituato a mettere gli altri al primo posto, trascurando sé stesso.


Esercizio 1: ascolto corporeo

  1. Siediti o stenditi in un luogo tranquillo.
  2. Chiudi gli occhi e porta l’attenzione al respiro, osservando il ritmo naturale.
  3. Sposta l’attenzione al petto, allo stomaco e alle gambe: dove senti pesantezza, tensione o debolezza?
  4. Non giudicare, semplicemente nota le sensazioni.
  5. Chiediti: “Quali legami o responsabilità stanno assorbendo la mia energia in questo momento?”

Esercizio 2: riflessione sui legami di sangue

  • Scrivi su un foglio i legami più importanti della tua vita (familiari, affettivi, lavorativi).
  • Per ognuno, annota se ti senti nutrito o svuotato da quella relazione.
  • Identifica almeno un piccolo passo che puoi fare per ristabilire equilibrio, come stabilire un confine, chiedere aiuto, o dedicare tempo solo a te stesso.

Esercizio 3: energia vitale e auto-accoglienza

  1. Porta le mani sul petto o sull’addome.
  2. Inspira profondamente, immaginando di trasmettere energia alle parti del corpo più stanche.
  3. Espira lasciando andare tensione e fatica.
  4. Ripeti 5-10 volte, sentendo il corpo riempirsi lentamente di energia.

In counseling, l’anemia smette di essere solo un problema fisico e diventa un messaggio del corpo: invita a fermarsi, osservare i propri legami emotivi e ristabilire equilibrio tra dare e ricevere, tra responsabilità verso gli altri e cura di sé.

Il corpo parla sempre, e l’anemia ci ricorda quanto sia importante prenderci cura di noi stessi a livello fisico, emotivo e relazionale. Se senti che questi temi ti riguardano, puoi iniziare un percorso di consapevolezza corporea e counseling, per ascoltare i segnali del tuo corpo, comprendere i tuoi legami emotivi e ritrovare energia e vitalità.

Condividere questo post può anche aiutare altri a scoprire il messaggio del loro corpo e a comprendere quanto la salute fisica e quella emotiva siano profondamente interconnesse.

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