La sensazione di vuoto interiore comprende diversi vissuti emotivi ed è presente in numerosi disturbi, tra cui quello narcisistico, borderline e depressivo.
Cos’è questo Vuoto?
Il termine vuoto, in inglese emptyness, viene comunemente utilizzato in fisica nelle sue dimensioni spaziale e temporale; in campo psicologico fa riferimento a molteplici vissuti emotivi ai quali si tende ad associare una connotazione negativa (Fogarty, 1973). Si parla infatti di vuoto legato:
- alla solitudine (“un senso di isolamento, in cui tutto quello che ho è il mio lavoro”, “un disperato desiderio di contatto umano”);
- al non sentire (“ho la sensazione che manchi qualcosa, che qualcosa sia perduto”, “non sento niente”, “non sono niente”);
- alla confusione (“metto in discussione tutto ciò in cui credevo”, “il desiderio di certezza crea in me più preoccupazioni e indecisioni e mi rinchiude nella mia solitudine”);
- alla disillusione (“quale è il senso di questo combattere?”, “non ne vale la pena”);
- alla non appartenenza (“non sento di appartenere più a nulla”, “mi sento inutile”, non ho più niente in comune con le persone che mi sono vicine”);
- alla tristezza (“mi viene da piangere tutto il tempo”, ”ho rimpianti sul mio passato”);
- alla non curanza (“non sono importante”, “vorrei qualcuno che si prendesse davvero cura di me per quello che sono, non per quello che faccio”);
- alla vergogna (“mi sento confuso, colpevole per ciò che sono”);
- al fallimento (“tutto quello che faccio è provare e fallire”, “ho un senso terribile di inadeguatezza”);
- alla morte emotiva (“mi sento annoiato”, “mi sento come se stessi morendo”, “ho la sensazione che sto diventando vecchio e sto perdendo tempo”);
- alla paranoia (“mi sento inibito, non a mio agio e sento un dolore dentro di me”, ”quello che posso fare è andare dentro questo dolore perché è tutto quello che ho”).
Il vuoto mette la persona di fronte a se stessa, con i suoi desideri e bisogni, la sua essenza, la sua identità.
Questo è il Vuoto che unisce le persone in una condizione comune e umana.
Un importante strumento per dare significato a questo vuoto apparentemente insignificante è il linguaggio. Attraverso una parola piena può essere trasformato in sorgente che si autoalimenta nei propri desideri e bisogni.
Fonte: stateofmind
I commenti degli utenti:
Non sono presenti commenti di altri utenti