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Crittografia post-quantistica: come proteggere i dati dalle future minacce


Crittografia post-quantistica: come proteggere i dati dalle future minacce
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Con l’avanzare dell’era dell’informatica quantistica, le tradizionali tecniche di crittografia stanno affrontando una minaccia senza precedenti: i computer quantistici potranno decifrare velocemente gli attuali algoritmi di sicurezza, mettendo a rischio dati sensibili e comunicazioni critiche. Di qui nasce la necessità di una nuova generazione di algoritmi: la crittografia post-quantistica (PQC), pensata per resistere agli attacchi quantistici e garantire la sicurezza digitale futura.

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Cosa è la crittografia post-quantistica?

La PQC comprende una serie di algoritmi crittografici progettati per essere sicuri sia contro attacchi di computer classici, sia contro quelli quantistici. Essa si basa su problemi matematici complessi, come il problema del reticolo o polinomiali difficili, che risultano impraticabili da decifrare anche per computer quantistici potenti.​

Gli algoritmi post-quantistici sono già stati selezionati per la standardizzazione internazionale: uno degli esempi più recenti è l’algoritmo HQC, formalizzato come standard di backup nel 2025 per garantire robustezza contro vulnerabilità emergenti.​


Perché la PQC è fondamentale nel 2025

  • La crittografia classica (RSA, ECC) è vulnerabile agli attacchi portati dall’algoritmo di Shor dei computer quantistici, che può ridurre drasticamente il tempo necessario per decriptare chiavi di sicurezza.​

  • L’Unione Europea ha pubblicato una tabella di marcia per imporre la migrazione alla crittografia post-quantistica entro il 2026 e proteggere infrastrutture critiche entro il 2030.​

  • Senza questa evoluzione, la sicurezza delle transazioni bancarie, delle comunicazioni governative e della protezione dati personali sarebbe compromessa nel futuro prossimo.


Sfide e strategie di adozione

La transizione verso la PQC non è semplice:

  • Occorre aggiornare hardware e software, inclusi moduli di sicurezza (HSM), che devono supportare algoritmi quantistici resistenti.​

  • Implementare protocolli di distribuzione e gestione delle chiavi in ambienti ibridi tra crittografia classica e post-quantistica.

  • Formare esperti e sviluppare strumenti di migrazione rapido per limitare il “quantum risk” già oggi significativo.​


Prospettive di sicurezza quantistica

Oltre alla PQC, la Quantum Key Distribution (QKD) offre una ulteriore barriera: un metodo di scambio crittografico che, basandosi su principi della meccanica quantistica, rende impossibile intercettare e decifrare la comunicazione senza essere scoperti. Tuttavia, la QKD è ancora matura per utilizzi specifici e infrastrutture dedicate.​


In sintesi, la crittografia post-quantistica rappresenta la chiave per proteggere i dati dalle future minacce dell’informatica quantistica. Per le aziende e le istituzioni è vitale iniziare oggi la transizione a questi nuovi standard per mantenere la sicurezza a lungo termine e la fiducia in un ecosistema digitale sempre più complesso e vulnerabile alle innovazioni tecnologiche quantistiche.

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