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Uno studio del 2006 ha evidenziato che ogni mese in più di allattamento comporta un risparmio medio di circa 20 euro in cure sanitarie, tra visite ambulatoriali e ricoveri, oltre a un risparmio diretto di circa 124 euro per il mancato acquisto di latte artificiale.
Iscriviti e fai iscrivere al canale G-Channel Valentina Gaggiato
Sebbene non abbia a disposizione dati aggiornati, è probabile che questi costi siano aumentati nel tempo, sottolineando l’impatto economico rilevante del mancato allattamento.
Rischi per la salute dei bambini
Non allattare espone i bambini a un maggior rischio di infezioni acute come diarrea, polmonite, otiti, infezioni da Haemophilus influenzae, infezioni urinarie, meningiti, e anche a condizioni croniche come il diabete tipo 1, la colite ulcerativa e la malattia di Crohn.
Inoltre, l’allattamento è associato a livelli più bassi di pressione sanguigna e colesterolo totale, riduce la prevalenza di diabete tipo 2, sovrappeso ed obesità in adolescenza e vita adulta—fattori importanti per la prevenzione di molti tumori.
Benefici per la madre
Per la donna che allatta, l’allattamento ritarda il ritorno alla fertilità, riduce il rischio di emorragie post-parto, carcinoma del seno e carcinoma dell’ovaio, con un effetto protettivo significativo sulla salute.
Il costo emotivo
Il prezzo più doloroso è però quello emotivo per le donne che desideravano allattare ma non ci sono riuscite.
Informazione senza assistenza
Negli ultimi anni c'è stata un’aumentata consapevolezza sui rischi dell’alimentazione con formula, ma senza un parallelo incremento dell’assistenza concreta alle mamme.
Spesso si esce dall’ospedale con problemi come ragadi o con la prescrizione di latte artificiale, senza un adeguato supporto per invertire la rotta.
Ostacoli culturali e professionali
Non mancano le difficoltà anche fuori dall’ambito ospedaliero: la maestra d’asilo che pretende lo svezzamento precoce “per l’autonomia del bambino”, il dentista che raccomanda di sospendere l’allattamento per motivi legati all’anestesia, il medico che non fornisce cure adeguate perché la madre sta allattando, o addirittura l’osteopata che suggerisce tempi lunghissimi tra poppate.
Un invito a trasformare la rabbia in azione
Non servono sensi di colpa per chi non è riuscita ad allattare, ma una giusta rabbia che possa generare richiesta di maggiori diritti, formazione e supporto.
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