Il mercato del lavoro è da sempre soggetto a continue modifiche nei parametri ideali che ogni soggetto spendibile, in uno specifico contesto, debba avere; i parametri si delieano man mano colludendo con le necessità delle categorie lavorative sempre più interessate dai processi di globalizzazione.
Nell'ultimo anno, soprattutto, abbiamo assisito ad una radicale modificazione delle competenze di base richieste ad ogni professionista; ci basti pensare, ad esempio, a tutti quei milioni di lavoratori che hanno "trasferito" il loro ufficio all'interno di piattaforme digitali.
Cosa vi è alla base della capacità di riadattarsi prontamente a repentine modifiche?
La risposta risiede in ciò che l'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha definito come "Life Skills"; le stesse, racchiudono competenze chiave che ogni individuo dovrebbe possere e massimizzare tramite esperienze di empowerment. Più dettagliatamente le Life Skills sono divise in tre macro categorie:
- EMOTIVE - consapevolezza di sè, gestione delle emozioni, gestione dello stress;
- RELAZIONALI - empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci;
- COGNITIVE - risolvere i problemi, prendere decisioni,pensiero critico, pensiero creativo.
Padroneggiare e massimizzare le Life Skills consente ai singoli di massimizzare la propria soglia di autoefficacia percepita e, di conseguenza, di potersi spendere in maniera multi - dimensionale in contesti lavortivi sempre più "smart".
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