Negli ultimi 20 anni, numerose ricerche hanno dimostrato il “potere terapeutico” della scrittura. Infatti, sembra che scrivere di vissuti traumatici o stressanti abbia dei benefici sulla salute fisica ed emotiva, portando ad un miglioramento dei sintomi qualora ve ne siano. L’articolo consultato per la scrittura prende in considerazioni tutti gli studi sull’argomento in una cosiddetta “metanalisi”.
Il primo studio sugli effetti benefici della scrittura
Nel 1986, il ricercatore Pennebaker condusse un esperimento sulla scrittura “terapeutica”. Alcuni studenti universitari avevano come compito quello di scrivere per 15 minuti, in 4 giorni consecutivi, raccontando le loro esperienze più traumatiche o stressanti, mentre un gruppo cosiddetto di controllo doveva scrivere ma su argomenti “superficiali”. Le persone che avevano scritto dei loro pensieri e sentimenti più profondi riportarono benefici significativi rispetto a chi aveva scritto di argomenti superficiali. Gli autori conclusero che:
Scrivere su precedenti esperienze traumatiche era associato sia ad un miglioramento immediato del benessere sia a diminuzioni dei problemi di salute a distanza di tempo.
Questo studio ha posto le basi per tutti quelli a venire, che sostengono la tesi del potere terapeutico della scrittura.
Scrivere di cosa?
Per avere benefici dalla scrittura, non basta semplicemente scrivere, raccontando ad esempio della propria giornata: la scrittura è terapeutica nel momento in cui la si utilizza per scrivere qualcosa di profondo, che riguarda emozioni, sentimenti, vissuti particolari, stressanti, o traumatici. Di certo non è facile: molti riferiscano di essere scossi dall’esperienza di scrittura, ma la trovano anche preziosa e significativa.
Effetti benefici della scrittura
La scrittura terapeutica sembra avere effetti sia nell’immediato che a lungo termine, sia sulla salute mentale che su quella fisica. Ecco alcuni esempi di ciò che è stato riscontrato essere effetto della scrittura terapeutica:
- Diminuzione dell’ansia
- Miglioramento dell’umore
- Meno stress percepito
- Miglioramento del funzionamento del sistema immunitario
- Miglioramento della funzionalità polmonare ed epatica
- Sensazione di maggior benessere psicologico
- Riduzione dei sintomi depressivi
- Diminuzione dei sintomi da stress post-traumatico
- Miglioramento della memoria di lavoro
- Miglioramento delle prestazioni sportive
La scrittura terapeutica ha dimostrato benefici significativi anche per le persone con una varietà di condizioni mediche, ad esempio:
- Asma
- Artrite reumatoide
- Dolore nel cancro
- Risposta immunitaria nell’infezione da HIV
- Dolore pelvico cronico
- Problemi di insonnia
La scrittura ha benefici non nel senso che fa guarire, bensì in una condizione clinica stressante può ridurre i sintomi, il dolore, migliorando la qualità di vita ed il benessere psicologico.
Perché scrivere ha un potere terapeutico?
Sebbene non sia ancora chiaro l’esatto meccanismo con cui la scrittura espressiva dia dei benefici per la salute, sono state formulate una serie di ipotesi, che non si escludono a vicenda ma potrebbero invece completarsi. Vediamole insieme.
1- Affrontare emozioni inibite può ridurre lo stress
Dopo un evento traumatico o stressante, la tendenza delle persone è quella di “inibire” il pensiero, cercando di non parlare di ciò che è successo e di non pensarci. Nonostante cerchiamo di nascondere l’accaduto, pensando che questo ci faccia sentire meglio, compiendo questo sforzo per evitare l’argomento provochiamo ulteriore stress al nostro organismo. Inoltre, più cerchiamo di non pensarci, più in realtà ci pensiamo, rimuginando continuamente sull’argomento o peggio svegliandoci la notte con quel pensiero. Scrivere permette in questo senso di dar voce a ciò che si sente, lasciando il pensiero libero di “scorrere” e di esprimersi, riducendo quindi lo stress causato dall’inibizione.
2- Elaborazione cognitiva
È probabile che raccontare un vissuto difficile, sia in forma scritta che orale, aiuti ad elaborare a livello cognitivo l’esperienza e a “metterla in ordine”, ristrutturando anche la memoria dell’evento che, a causa del trauma, si era “destrutturata”. Alla base di questa teoria vi è anche la Terapia dell’Esposizione Narrativa, di cui abbiamo parlato in quest’articolo. La scrittura può aiutare lo scrittore a costruire schemi più adattivi e integrati su sé stesso, gli altri e il mondo, e questo permette un maggior benessere, fisico e psicologico.
3- Esposizione ripetuta
Un’altra ipotesi è quella dell’esposizione ripetuta, secondo la quale rivivendo e raccontando l’evento stressante più e più volte diminuiscano pian piano le risposte negative del corpo ed il malessere.
Conclusioni e consigli pratici
Il meccanismo d’azione della scrittura terapeutica sembra essere complesso. Tuttavia, sembra reale il beneficio che apporta alla salute psicologica e fisica delle persone: la scrittura ha davvero un potere terapeutico che ha dato buoni risultati nelle più diverse situazioni di difficoltà.
Come abbiamo visto, può essere d’aiuto sia in particolari condizioni mediche, sia per disturbi psicosomatici legati ad ansia, depressione, stress. Per beneficiare della scrittura è necessario scrivere di ciò che si sente, di come si sta, cercando di scavare nel nostro vissuto e di lasciare uscire dalla penna le emozioni. Non basta una volta: è una pratica che andrebbe svolta periodicamente.
In situazioni di disagio o in caso si abbia vissuto un forte trauma, sarebbe sempre meglio rivolgersi ad uno specialista della salute mentale, che supporti nel percorso di cura e di scoperta di sé stessi.
Fonte: psicopills
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