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Rinati sotto la Mole
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Dare voce a ciò che spesso resta invisibile: Rinati Sotto la Mole al convegno Arcobaleno AIDS


Dare voce a ciò che spesso resta invisibile: Rinati Sotto la Mole al convegno Arcobaleno AIDS
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Mappa Interattiva - dove le persone incontrano le attività

Sabato scorso il presidente di Rinati Sotto la Mole, Roberto Anardu, è stato invitato come relatore a un convegno di grande rilevanza organizzato da Arcobaleno AIDS.
Un invito che rappresenta molto più di una partecipazione: è il riconoscimento di un percorso serio, coerente e costruito giorno dopo giorno.

Durante il suo intervento si è parlato di stigma e cronicità legati all’obesità, due temi complessi e spesso sottovalutati, che continuano a colpire le persone non solo sul piano fisico, ma anche su quello sociale, emotivo e relazionale.
Portarli in un contesto di confronto autorevole significa rompere il silenzio, creare consapevolezza e restituire dignità a storie troppo spesso ignorate.


Da un’idea tra amici a una voce riconosciuta

In meno di due anni, ciò che era nato come un’idea condivisa tra amici è diventato un progetto strutturato, ascoltato e riconosciuto a livello istituzionale.

I traguardi raggiunti parlano chiaro:

  • partecipazione a due audizioni in Commissione Sanità;

  • due interventi in Circoscrizione 2;

  • confronti costanti con giornalisti e media;

  • presenza come relatori al Congresso dell’Osservatorio Violenza e Suicidio;

  • partecipazione come relatori al convegno Arcobaleno AIDS;

  • richiesta ufficiale di considerazioni sulla Legge Pella da parte della Regione Piemonte.

Risultati che non arrivano per caso, ma nascono da impegno quotidiano, competenza e coerenza.


Quando il lavoro diventa responsabilità

Questi traguardi non sono medaglie da esibire, ma responsabilità da onorare ogni giorno.
Responsabilità verso le persone che vivono l’obesità come malattia cronica, verso chi combatte lo stigma, verso chi cerca ascolto e rappresentanza.

Per questo vogliamo dire grazie al nostro presidente, Roberto Anardu, e a tutta la squadra di Rinati Sotto la Mole:
per il tempo dedicato, le competenze messe in campo, l’energia spesa anche quando era più facile fermarsi.

Oggi questo progetto non è più solo un’idea.
È una presenza.
È una voce.
È un impegno concreto.


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